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È sempre lui

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

 

E c’era anche chi aveva il coraggio di criticarlo… È vero, il Toro è in B ma questa categoria di certo non gli appartiene. Come...

di Edoardo Blandino

"E c’era anche chi aveva il coraggio di criticarlo… È vero, il Toro è in B ma questa categoria di certo non gli appartiene. Come d’altronde non appartiene a nessuno di quei tre davanti. L’anno passato in A non ha avuto un avvio di stagione brillante, eppure i suoi gol pesanti li ha segnati anche l’ultimo campionato. Non ha raggiunto quota 10 e purtroppo tutto ciò che di buono aveva fatto si è rivelato inutile a fine stagione, però va sottolineato l’impegno e la dedizione che ci ha sempre messo ogni volta che è sceso in campo. La Serie B, inutile ribadirlo, gli va stretta. Questa è una categoria in cui un attaccante come lui può da solo fare la differenza. Non è appariscente come Di Michele, ma è più concreto, forse anche perché decisamente meno lezioso. Il capitano granata ogni tanto si incaponisce in azioni personali più utili allo spettacolo che a fini reali, mentre Bianchi no. Lui è un vero attaccante, di quelli aspettano in momento propizio per buttarla dentro. Difficilmente lo si vedrà prendere palla a centrocampo e cercare di andare in porta con un azione personale (anche se ieri sera ci ha provato). Lui preferisce attendere l’attimo adatto per dettare il passaggio al compagno e calciare in porta o colpire di testa. Non tocca gli stessi palloni di Gasbarroni o Di Michele, però là davanti si “sbatte” per la squadra, forse ancora più dei due compagni. Ieri sera, in alcuni momenti, gli è sembrato di rivivere l’incubo della A, quando dall’area venivano sparati palloni “alla viva il parroco”, ma la paura è durata una manciata di minuti: il tempo di racimolare le idee e ricominciare a giocare a calcio. Ci teneva a fare gol. Lo si è visto anche al momento della terza rete. Segnare è sempre bello, ma in alcune circostanze una rete ininfluente può essere festeggiata in modo più tranquillo. Eppure ieri Rolandinho dopo aver girato in rete il cross di Loviso si è addirittura tuffato a terra urlando di gioia. Ora è in testa solitario alla classifica cannonieri con tre gol in due partite. È appena l’inizio, ma siamo certi che quel posto Bianchi non lo vorrà più abbandonare.