Quello visto finora in campionato è un Toro che parla molto poco italiano. I granata - come evidenziato da uno studio del Cies - sono infatti tra le società ad aver impiegato maggiormente gli stranieri. Prendendo in considerazione i minuti disputati da giocatori non italiani in rapporto a quelli complessivi della squadra, risulta infatti che nei maggiori campionati europei solamente Udinese, Chelsea ed Atalanta hanno impiegato più stranieri.
IL TEMA
È un Toro internazionale: solo Chelsea, Atalanta e Udinese con più stranieri
Granata mai con più di 3 italiani nell'undici iniziale. Per i giocatori stranieri l'83,7% del minutaggio complessivo della squadra
GLI STRANIERI - Una squadra decisamente internazionale quella di Ivan Juric: il minutaggio degli stranieri è pari all'83,7% del complessivo di tutti i giocatori. Un dato decisamente superiore alla media del campionato italiano, che si attesta invece al 64%. Del resto anche il calciomercato del Toro è andato in direzione di un'internazionalizzazione della squadra: su un totale di sette innesti, l'unico ingresso italiano è stato quello di Pobega. Andando ad analizzare il numero di giocatori impiegati - senza considerare il minutaggio - emerge un importante cambiamento: la scorsa stagione su un totale di 29 giocatori impiegati solo il 60% era straniero, quest'anno la percentuale è salita fino all'83% su un totale di 23 giocatori mandati in campo.
FORMAZIONE TIPO - Prendendo invece in considerazione le formazioni iniziali, il Toro non è mai sceso in campo con più di tre giocatori italiani dal 1'. Ma la gara di Firenze - con Izzo, Mandragora e Belotti inseriti nella squadra titolare - rappresenta un caso isolato. I granata hanno schierato dall'inizio due italiani (Mandragora e Pobega) contro Lazio e Juventus, mentre nelle sfide con Atalanta, Salernitana, Sassuolo e Venezia uno soltanto (anche in questi casi Mandragora o Pobega). Sicuramente l'infortunio di Belotti ha influito in questo dato, così come le assenze prolungate di giocatori come Izzo, Zaza e Verdi, ma resta il fatto che il Toro sta prendendo una piega sempre più internazionale.
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