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Non si nasconde, Giulio Ebagua. In campo, dove fa vedere tutto quello che sa fare, prodezze e limiti; e fuori, dove parla senza dissimulare i propri obiettivi, anche personali. Come quello relativo al numero di gol che spera di segnare: "Voglio...
Non si nasconde, Giulio Ebagua. In campo, dove fa vedere tutto quello che sa fare, prodezze e limiti; e fuori, dove parla senza dissimulare i propri obiettivi, anche personali. Come quello relativo al numero di gol che spera di segnare: "Voglio arrivare in doppia cifra", dice l'attaccante che nella scorsa stagione é arrivato al proprio record di 12, "e contro la Nocerina ho messo su un primo mattoncino".
Si cerca di chiedergli chi preferisca come partner, se gli dia fastidio la panchina, se pensa di giocare sabato; ma Ebagua, nome di battesimo Osarimen, é un muro di gomma, per quanto sorridente: "Compagno d'attacco? Vanno bene tutti, siamo quattro attaccanti validi. Anche Bianchi, con il quale pure dicevano che non potessimo giocare insieme. Il turn-over? Lo stiamo applicando benissimo. Stare fuori é peggio che giocare, ma stiamo andando bene. A Genova di conseguenza mi piacerebbe esserci da subito, ma tanto con Ventura so che prima o poi lo spazio ci sarà. E' sempre così", dice strizzando l'occhio.
Trasmette positività, come sempre, Ebagua. E carica. Anche quando si cerca di coglierlo in contropiede: visto che molti granata avevano detto che la Nocerina era più dura della Sampdoria, glielo si chiede di nuovo. E lui conferma: "E' vero, perché una partita come quella di venerdì ti trasmette energia da sé, senza bisogno di crearselo. Ma sarà difficile, difficilissima, ovviamente. Segnare ancora? Magari!", chiude.
(foto M.Dreosti)
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