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Per presentare al pubblico granata l'avversaria di domani della squadra di Lerda, abbiamo deciso non di parlarne in prima persona, ma di rivolgerci a chi il Cittadella segue quotidianamente: il competente e cortesissimo...
"Per presentare al pubblico granata l'avversaria di domani della squadra di Lerda, abbiamo deciso non di parlarne in prima persona, ma di rivolgerci a chi il Cittadella segue quotidianamente: il competente e cortesissimo collega Federico Franchin de "Il Mattino" di Padova, al quale abbiamo sottoposto alcuni fondamentali quesiti inerenti la formazione veneta che domani affronterà il Torino.
"Il Cittadella: la società."Dire Cittadella equivale a dire Gabrielli. Da quando esiste il sodalizio calcistico, questo è sempre stato in mano alla famiglia di industriali locali: Angelo Gabrielli ne era padre-padrone, fin dal 1973, quando si fusero l'Olympia Cittadella (di cui era presidente) e la Cittadellese.Oggi, il figlio Andrea l'ha sostituito, e porta avanti il progetto. La famiglia opera nel ramo siderurgico, con l'azienda omonima e con la Metal Service.Il Cittadella: la squadraQuest'anno la squadra è completamente diversa da quella che ha sfiorato la Serie A a Giugno. C'era Iunco, che i tifosi del Torino conoscono bene, c'erano Ardemagni e Pettinari che sono andati all'Atalanta, Cherubin che è passato al Bologna, Pesoli che avete visto all'opera con tutta la sua bravura contro il Varese. Una squadra che faceva ben sperare in ogni caso, fino all'esordio in campionato, che ha lasciato davvero stupefatti in negativo; è l'approcio alla gara che ha deluso.Ad oggi, ci sono comunque giocatori in grado di ben figurare, in attesa del mercato che risolva le questioni ancora aperte (come il caso-Arma)".L'allenatore: Claudio Foscarini"Foscarini è il Ferguson del Cittadella. Giunto ormai al sesto anno alla guida della squadra, il suo nome è legato ormai strettamente a quello del club: Gabrielli alla presidenza, Marchetti direttore sportivo, Foscarini allenatore, la triade che si identifica con il nome stesso del Cittadella.Sembrava dovesse lasciare quest'Estate, ma è in realtà una telenovela che si ripete ogni anno; la verità è che il tecnico è legatissimo ad un ambiente nel quale sta bene e che lo fa lavorare al meglio. Certo, sarebbe interessante vederlo all'opera in piazze diverse".L'undici base"La formazione-tipo del Cittadella è ancora in divenire, perché sul mercato si dovrà ancora intervenire pesantemente, e perché la prima giornata di campionato ha fornito alcune indicazioni". Ad oggi, comunque, sarà un 4-4-2 così composto:PIEROBONSEMENZATO – GASPARETTO – SCARDINA – MARCHESANCARTERI – DALLA BONA – MAGALLANES – DI ROBERTOBELLAZZINI – GABBIADINILe stelle"Di tutte le stelle che hanno fatto vivere una favola al Cittadella lo scorso anno, è rimasto solo Tommaso Bellazzini. E' un'ala in grado di creare in qualsiasi momento il numero vincente, e inoltre un vero leader; deve solo specchiarsi meno nella propria bravura. Tra i pali, Pierobon: 41 anni, e non sentirli, decisivo nello scorso finale di campionato. E da ricordare anche Daniele Dalla Bona, che pian piano si è conquistato un posto di elemento fondamentale nel centrocampo del “Citta”, conquistando tecnico e tifosi".Gli obiettivi"Difficile da dirsi, ad oggi; di certo, si annuncia un campionato molto diverso da quello precedente, per il Cittadella. Pur nel panorama di una Serie B il cui livello sembra essersi abbassato ulteriormente".
"(foto ascittadella.it)
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