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Sabato si affronteranno Empoli e Torino nella cornice dello stadio "Carlo Castellani". Questa partita vede scendere in campo due squadre in situazioni di classifica diverse anche se entrambe in momenti non felici in termini di risultati con tecnici con storie e caratteri agli opposti. Adesso andremo ad analizzare la carriera del tecnico dell'Empoli, Giovanni Martusciello: da quando ha mosso i primi passi da calciatore sino ad oggi.
Andando indietro con il tempo, prima di appendere le scarpe al chiodo, l'attuale allenatore dei toscani si è affacciato nel mondo del calcio con l'Ischia Isola Verde partendo dalle giovanili per poi arrivare in prima squadra successivamente, nel 1995, si trasferisce a Empoli. Dopo quattro stagioni in Toscana, dove è partito dalla C1 e si è ritrovato a giocare in serie A, nell'agosto 1998 passa in prestito per sei mesi al Genoa ma conclude la stagione al Palermo. Nel 2000 passa al Cittadella e dopo due stagioni si trasferisce a Catania in seguito le esperienze alla Sambenedettese e alla Lucchese ma conclude la carriera da calciatore al Pontedera nel 2006.
"Subito dopo inizia ad allenare tornando nell'Empoli e da quel momento non ha più lasciato la squadra toscana. Ha fatto tutta la gavetta dalle giovanili per poi passare a secondo allenatore nella squadra di Aglietti ma dal 2012 arriva il cambio di panchina ed arriva Maurizio Sarri con il quale stringe un legame incredibile e non nasconde che dall'attuale tecnico del Napoli ha imparato i segreti del mestiere. Dopo il miracolo compiuto con Sarri riportando l'Empoli in Serie A, quest'ultimo lascia la panchina e arriva Giampaolo altro allenatore capace con il quale l'Empoli ottiene il decimo posto ma poi anche lui passa alla Sampdoria. Quindi la società presieduta da Fabrizio Corsi decide di promuovere Martusciello come primo allenatore del club premiandolo per sua fedeltà e anche perché era l'uomo adatto per proseguire il progetto iniziato da Sarri e proseguito da Giampaolo in quanto conosce molto bene le tecniche di entrambi. Gli azzurri al momento stanno conducendo un campionato sottotono rispetto alle passate stagioni anche se la salvezza sembra alla portata, nonostante il quartultimo posto c'è una distanza di otto punti dal Crotone che non sembra destare particolari preoccupazioni a Maccarone e compagni.
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