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toro
Partendo dal fatto che è impossibile vincere tutte le partite, il Torino ci prova anche se timidamente, il solo Ebagua sembra avere, anzi ha, lo spirito giusto e pure il fisico per provarci per tutti i novanta minuti. Troppo timorosi i suoi compagni che con pazienza gestiscono il pallone senza rischiare più di tanto a tal punto che il Brescia si è reso pericoloso solo su errori di passaggio dei granata, ma che non riescono però mettere quel pizzico di fantasia alle giocate per renderle imprevedibili.Il Brescia con la posizione di Salomon ha messo in difficoltà l’attacco granata, il polacco ha giocato come “libero” davanti alla difesa raddoppiando costantemente i due difensori centrali lasciando così gli esterni difensivi ad occuparsi delle ali granata. Ali granata che non sono riuscite mai a superare i diretti avversari, Verdi è apparso fisicamente inadeguato a superare il solido Daprelà, mentre Stevanovic spesso si è incartato su se stesso e non ha cercato mai l’espulsione di Berardi non riuscendo mai a metterlo in difficoltà; lo avesse puntato con maggior decisione forse avrebbe provocato un fallo del difensore bresciano costringendo l’arbitro a espellerlo dopo che lo aveva graziato nel primo tempo. Non mi piace questo modo di arbitrare all’insegna del “volemose bene” e delle compensazioni, tipo non ti espello il giocatore (Berardi) però non ti do neanche il rigore (Iori su Jonathas).Il Brescia ha retto bene per poco più di un ora, poi è calato vistosamente, ma il Toro non è riuscito ad approfittarne anche perché non aveva ricambi sulle ali per mettere in difficoltà i bresciani. Col senno di poi forse i cambi sono stati un po’ tardivi; Sgrigna per stato di forma e Pagano per ruolo potevano e dovevano avere almeno dieci quindici minuti in più a disposizione visto che i compagni che hanno sostituito sono stati praticamente nulli nel secondo tempo.Forse questo è l’unico appunto che si può muovere alla partita dei granata, non aver scoccato il colpo del Ko quando l’avversario ormai faticava a reggersi in piedi. Una maggior cattiveria agonistica farebbe bene alla squadra granata. Ventura dovrebbe essere consapevole di questo anche se penso però che in questo momento prediliga l’assimilazione del suo gioco da parte della squadra.Ma non lamentiamoci del brodo grasso, il Torino non ha mai perso e non ha mai meritato di perdere ed è in una crescita lenta ma costante pur avendo difficoltà di organico (esterni infortunati e nessun attaccante veloce) e producendo poche occasioni da rete nitide. La classifica conta relativamente a settembre importante è essere continui e la continuità in un campionato come quello di serie B alla lunga paga sempre…e bene.
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