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Esce il capitano: ”Chiediamo scusa”

Redazione Toro News

dal nostro inviato a Trieste
Alessandro Salvatico

 

Capitano al di là del campo, e di quello che sul campo accade (o non accade): David Di Michele esce a rappresentare il Toro fuori...

dal nostro inviato a TriesteAlessandro Salvatico

Capitano al di là del campo, e di quello che sul campo accade (o non accade): David Di Michele esce a rappresentare il Toro fuori dal chiuso degli spogliatoi. "Chiediamo scusa -dice- ai tifosi, all'allenatore e al presidente, per questa brutta prestazione". Prosegue: "Dobbiamo lavorare, perché oggi siamo proprio mancati. Dopo il gol, il tempo per reagire ce l'avevamo, ma non l'abbiamo fatto. Due belle partite poi un black-out così: dobbiamo lavorare, ripeto. Parlare? Ci siamo già parlati, in spogliatoio, ma quelle son cose nostre".In effetti, i granata sono rimasti a lungo chiusi nella pancia dello stadio di Trieste, prima che il numero 10 venisse a sedersi tra gli ultimi rappresentati dei media rimasti, parlando a cuore aperto: "C'è delusione, c'è arrabbiatura. Sì, la consapevolezza che possiamo risalire velocemente è pure presente; ma non troppo. Perchè la Serie B è questa, e dobbiamo capirlo". Un'autocritica, un richiamo alla squadra tutta, che "ha già fatto anche il mister se non sbaglio; e ha ragione", sottolinea. "La B è così, richiede una testa fatta in un certo modo, sul campo; e noi dobbiamo imparare cos'è che ci vuole, per stare in questa categoria. Io lo so, la conosco, lo dico spesso: è bene che lo capiamo".A livello personale, DdM è parimenti poco soddisfatto, pur con sfumature di maturità raggiunta: "Il gol mi manca, ma non così tanto; so che ci si ferma dei periodi poi capita di farne sei o sette in fila. All'inizio ci venivano tutte le giocate, nelle prime gare; ora no, ci vorrà magari quella pallaccia sporca che ti sbatte su un fianco e va in gol, per sbloccarsi...", tenta. "Ora riprendiamo a lavorare, bene, come abbiamo fatto anche in settimana: ma senza pensare, dopo aver vinto due partite, che la terza verrà da sè. Perchè non è così", ripete, "non è così...".

(Foto: Maurizio Dreosti)