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Vive una situazione contrastante Armando Izzo, fresco di convocazione in nazionale: da un lato la titolarità inamovibile nel Toro, dall'altro la tribuna di sabato contro la Finlandia con la maglia dell'Italia. Una scelta, quella di Roberto Mancini, che il ragazzo di Scampia ha accettato di buon grado, consapevole che essere arrivato nel giro è già una conquista notevole. Per ora.
CON IL CLUB - Al Torino è essenziale: Walter Mazzarri non può farne a meno lì dietro, per le qualità caratteriali, tecniche e tattiche che lo rendono uno dei difensori dal rendimento più alto del campionato. Inoltre ha all'attivo 4 goal pesantissimi in stagione, tra tap-in e colpi di testa, che lo rendono un giocatore completo. In ogni gara è spiccato l'attaccamento alla maglia granata, e la sua grinta nelle chiusure come in fase di non possesso è risultata spesso determinante per le sorti dei granata. L'attenzione di Mancini è stata una naturale conseguenza della continuità avuta quest'anno.
IN NAZIONALE - Convocato meritatamente dopo una stagione in granata quasi perfetta, non ha però preso parte alla gara vinta dagli Azzurri contro la Finlandia. Alla "Dacia Arena" di Udine è rimasto in tribuna: una scelta, quella del ct, che ha destato un po' di scalpore. Probabilmente ciò è dovuto alla consapevolezza che il CT Mancini ha del suo profilo, che ha reso finora molto bene in una difesa a 3 come quella del Torino (ma anche in passato quella del Genoa) piuttosto che in una con 2 centrali come lo è quella azzurra. A complicare le prospettive in azzurro, la presenza di Bonucci e Chiellini, due giocatori che restano titolari indiscutibili. Detto ciò, le chance di vederlo vestire la maglia della Nazionale non sono terminate: il prossimo appuntamento degli azzurri sarà martedì 26 a Parma contro il Liechtenstein, in una gara nella quale, visto il valore non altissimo dell'avversario, si potranno fare sperimentazioni, magari provando in campo chi non ha avuto spazio contro la Finlandia. Del resto, è ben noto il carattere arcigno di Izzo, uno che nella vita ha saputo conquistarsi tutto. Non ci sarebbe da stupirsi se prima o poi anche in Nazionale scalasse le gerarchie.
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