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TURIN, ITALY - JANUARY 27: Radu Dragusin of Juventus competes for the ball with Seck Demba of Spal during the Coppa Italia match between Juventus and SPAL at Allianz Stadium on January 27, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Ventuno anni da compiere e una maturità fuori dal comune: Demba Seck, ultimo acquisto granata nel mercato di gennaio, si è presentato alla stampa lasciando un'ottima impressione di sé. L'attaccante classe 2001 ha rimarcato più volte la voglia di migliorarsi, di aggiungere nuove conoscenze per limare i propri punti deboli: "Penso di essere bravo a saltare l'uomo. Al contempo, davanti alla porta spesso manco delle occasioni e non sono lucido. Devo migliorare in questo" ha dichiarato Seck. Un approccio che farà sicuramente piacere a Juric, che a più riprese ha chiesto alla società dei profili giovani, con etica del lavoro da far crescere sotto la propria gestione.
MENTALITÀ - Ecco perché Seck, nell'attesa di vederlo in campo, sembra corrispondere all'identikit stilato dall'allenatore croato: un ventenne in rampa di lancio che, dopo tanti sacrifici, è arrivato in Serie A e vuole lavorare per rimanerci. E ci crede anche Davide Vagnati, che aveva già conosciuto il ragazzo a Ferrara prima di portarlo a Torino: "Vedere uno che parte da niente e piano piano cerca di raggiungere i propri obiettivi fa bene. Demba non li ha ancora raggiunti. Penso che abbia un grande potenziale. Deve lavorare, ha la fortuna di essere allenato da un grande maestro che gli può far fare quel salto di qualità che ha dentro".
COLLOCAZIONE - Le premesse, insomma, sembrano ideali. Poi sarà il campo a stabilire il contributo che Seck potrà dare al Torino già in questa stagione. Mancino naturale, l'attaccante arrivato dalla SPAL andrà a coprire un vuoto nello scacchiere di Juric, che sulla trequarti ha tutti destri. Nelle gerarchie Seck dovrebbe occupare la casella di vice-Praet, seppur con altre caratteristiche: "Mi piacerebbe giocare come trequartista" ha detto alla stampa. Ora la parola passa al campo: Juric ha un'altra freccia nel proprio arco e chissà se, già in questo finale di stagione, possa essere la sorpresa del Torino.
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