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Ezio Rossi ha le idee non annebbiate dalla rabbia che gli avvampa dentro, quando si presenta ai microfoni della stampa dopo l'incontro; non si aspettava un ritorno del genere nella "sua" Torino.
Ezio Rossi ha le idee non annebbiate dalla rabbia che gli avvampa dentro, quando si presenta ai microfoni della stampa dopo l'incontro; non si aspettava un ritorno del genere nella "sua" Torino.
Rabbia nei confronti di chi, mister?Sono inc...ato nei confronti di alcuni miei giocatori. Non mi è piaciuto l'atteggiamento di tre o quattro di loro, ci può stare di venire a Torino e perdere, ma non in certi modi.Certo il momento che passa la società è difficile.Sì, ma la società in campo non c'é. So che i ragazzi stanno facendo dei sacrifici, è difficile perfino spostarsi, ma a maggior ragione non esiste che qualcuno scenda in campo e pretenda. No, così proprio no.Come ha visto il Torino?Come una squadra che rispetto a noi ha non una, ma due categorie di differenza. Una squadra senz'altro attrezzata per la promozione; poi, se la troverà o meno, questo è un altro discorso.Da cosa nascono le sue perplessità?Dal fatto che, al di là, dei valori, oggi ha sì creato parecchie occasioni, e poteva vincere magari cinque o sei a zero; ma ciononostante la vedo una squadra "bloccata", non so come dire. Non tranquilla. Giocando così, sui nervi, non sarà facile che vinca così molte partite, se non contro il Gallipoli.Per i suoi da oggi è ancora più dura?In fondo no, perché gli altri risultati non ci dicono così male; a parte la vittoria del Mantova, che avevamo preventivato come scontata, hanno perso Frosinone e Trieststina, insomma c'è ancora qualcuno che ci aspetta, nonostante tutto.Il pubblico di Torino ha applaudito Ezio Rossi.Davvero? Mi fa molto piacere, purtroppo non ho sentito nulla, perché quando sono in campo, e specie quando sono arrabbiato, non sento nulla. Mi spiace, avrei potuto ringraziarli e non l'ho fatto, lo faccio ora.
(Foto Dreosti)
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