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"In vista dell’attesissimo derby di domani tra Torino e Juventus abbiamo parlato con Enrico Fantini. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus e autore di una presenza in bianconero nella stagione 1994-95 Fantini è diventato undici anni più tardi uno dei protagonisti della promozione in Serie A del Torino al termine della stagione 2005-05 da conclusa per lui con un bottino di 9 reti in 41 partite tra campionato e playoff.
"Enrico, come valuti l’attuale situazione delle due squadre, con il Toro che per la prima volta dopo tanti anni arriva al derby con più punti della Juventus?
"E’ una situazione particolare: credo che contro il Genoa il Toro abbia mancato una grandissima opportunità per allungare ulteriormente in classifica perché se fosse riuscito a mantenere il vantaggio e a non farsi rimontare a tempo scaduto a quest’ora avrebbe ancora più punti di vantaggio e si troverebbe a +5 e non solo a +3. Dall’altra parte sinceramente non mi aspettavo la sconfitta della Juventus a Sassuolo. E’ vero che loro hanno avuto un inizio di stagione difficile ma mi sembrava che se ne stessero tirando fuori, invece ieri sono inciampati nuovamente. Per questi motivi la partita di sabato sarà un vero e proprio crocevia per tutte e due le squadre e per il loro campionato.
"Quale squadra credi possa arrivare alla stracittadina con il morale più alto?
"Dal punto di vista del morale credo che arrivi avvantaggiato il Toro, nonostante come ho detto ci sia il rammarico per il pareggio di mercoledì, con la vittoria che è sfuggita all’ultimo istante. La Juventus si trova anche in ritiro dopo l’ultima sconfitta per cui credo che a livello mentale possa avere qualche difficoltà in più. Un derby poi è sempre una partita particolare e può succedere di tutto per cui è difficile fare un pronostico su chi sia favorito.
"Dal punto di vista tattico quali possono essere le chiavi del match?
"Beh, per il Torino credo che il giocatore che può fare la differenza sia sicuramente Bruno Peres. Lui è fondamentale, lo ha dimostrato anche contro il Genoa quando pur entrando a soli 5 minuti dalla fine è comunque riuscito ad incidere sull’esito della sfida mettendo in mezzo il pallone per Benassi che ha poi generato il 3-2 del Torino; è lui la chiave per i granata. Per quanto riguarda la Juventus invece sarà importante l’equilibrio difensivo: si troveranno anche a dover fronteggiare l’assenza di Chiellini che è stato espulso contro il Sassuolo e dovranno riuscire a risistemare senza di lui un reparto arretrato che mi pare in questo periodo faccia fatica e non sia più solido come era stato in passato.
"Come ricordi le tue esperienze alla Juventus prima e poi al Torino?
"Si tratta di due tipi di esperienze molto diverse tra di loro. Alla Juventus ero giovanissimo e ho giocato una sola partita (nell’anno del primo scudetto di Lippi con i bianconeri ndr) che di fatto è stata più che altro premio che mi hanno dato per iniziare la mia carriera da professionista. Al Toro invece ho vissuto una stagione intera, molto intensa, fatta di alti e bassi e con momenti anche difficili ma che alla fine è terminata trionfalmente e che mi ha lasciato un grande ricordo, anche perché siamo riusciti a conquistare la promozione in Serie A.
"Credi che ci siano delle differenze nel modo in cui gli ambienti delle due squadre preparano il derby?
"A livello di squadre e di spogliatoio direi di no, non ci sono differenze. Un derby è sempre un derby e credo che si prepari allo stesso modo e con la stessa concentrazione da entrambe le parti. A livello di ambiente e quindi anche di stadio invece sicuramente sì perché è innegabile che avere il pubblico dalla propria parte faccia piacere e aiuti. Da questo punto di vista giocando allo Juventus Stadium i bianconeri avranno un piccolo vantaggio.
"Foto: brividosportivo.it - Massimo Sestini
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