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Tra i molti motivi d’interesse di Torino-Fiorentina in programma domani all’Olimpico alle ore 15 c’è anche Giampaolo Pazzini. L’attaccante toscano, infatti, sarà al centro del reparto...
"Tra i molti motivi d’interesse di Torino-Fiorentina in programma domani all’Olimpico alle ore 15 c’è anche Giampaolo Pazzini. L’attaccante toscano, infatti, sarà al centro del reparto avanzato viola e si caricherà sulle spalle molte delle speranze fiorentine di conquistare definitivamente il quarto posto che vale i preliminari di Champions League. La squadra di Prandelli dovrà fare a meno di Mutu per squalifica e di Vieri, infortunatosi tirando il calcio di rigore decisivo contro i Rangers in Uefa, tiro terminato sopra la traversa. Ciò significa maggiori responsabilità per il “Pazzo”, che non scordiamolo è stato spesso al centro dei desideri granata negli ultimi mercati, estivi e di riparazione.
"Il numero 29 dei gigliati tuttavia non sembra aver ancora espresso il massimo del proprio potenziale, alternando momenti di ottima forma a qualche pausa di troppo. Del resto non è semplice per nessuno raccogliere l’eredità di Luca Toni, soprattutto per chi prima d’ora non aveva mai giocato titolare in A un campionato intero.Lo score stagionale di Pazzini parla di 30 presenze di cui 28 da titolare e 9 reti realizzate, bottino comunque discreto soprattutto se si considera che il bomber designato dei viola è Adrian Mutu.Ciò che ci si attende dal ragazzo nativo di Pescia (provincia di Pistoia) e coetaneo di Rosina, è il definitivo salto di qualità, tale da proiettarlo tra i migliori centravanti italiani in circolazione. Le potenzialità ci sono ma la sensazione è che l’ex under 21 soffra un po’ il ruolo di punta unica, assistito da due giocatori ai lati. Il meglio, non a caso, l’ha dato proprio al fianco di Luca Toni o comunque dividendosi l’area con un altro attaccante.
"La partita di domani sarà quindi un importante esame di maturità, come per tutta la Fiorentina, formazione che nonostante le assenze illustri ha parecchie frecce a disposizione del proprio arco. Da Santana ad Osvaldo, da Semioli a Jorgensen, da Papa Waigo fino a quel Cacia che reduce da un grave infortunio sinora si è visto poco o nulla.A conferma del talento di Pazzini, tuttavia, ci sono riconoscimenti pubblici ed un’impresa indimenticabile: il premio vinto come miglior giovane prospetto del 2004/05 agli Oscar del Calcio e la meravigliosa tripletta realizzata all’inaugurazione del nuovo Wembley l’anno scorso.Domani il “Pazzo” tenterà di scrivere un’altra pagina importante della propria carriera, dinanzi, a tentare di impedirglielo, la difesa del Toro, decisa come ha ripetuto per tutta la settimana il presidente Cairo a non regalare nulla a nessuno ed a onorare il calcio.
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