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Finalmente il Toro ha uno zoccolo duro

Finalmente il Toro ha quello zoccolo duro che fa ben sperare. Da sempre la considerazione che può avere una squadra di calcio nel panorama della stagione che deve iniziare parte sempre dalla base di giocatori che ha in organico, soprattutto...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Finalmente il Toro ha quello zoccolo duro che fa ben sperare. Da sempre la considerazione che può avere una squadra di calcio nel panorama della stagione che deve iniziare parte sempre dalla base di giocatori che ha in organico, soprattutto se titolari, che conoscano meccanismi di gioco a memoria e abbiano tra loro una certa confidenza calcistica che sfocia anche in amicizia. Ripartire sempre con una rosa di nuovi giocatori, magari all’80% dell’intero organico, vuol dire partire in salita ogni stagione, infatti i continui cambiamenti non accrescono di certo l’amalgama di squadra tanto meno il feeling con la maglia e con i tifosi. Già perché l’innamoramento per una maglia e verso la tifoseria può avvenire nei giocatori solo se questi ci giochino più stagioni consecutive.  Questo è quanto si imputava in passato al Toro di Cairo. Troppi smembramenti stagione dopo stagione che non hanno mai portato ad avere un gruppo di ragazzi uniti capace di battersi per la maglia e per i tifosi.  Oggi il Toro ha finalmente il cosiddetto zoccolo duro di giocatori che può dare un senso vero nel vestire la maglia granata. Un messaggio recepito bene dalla società granata grazie ai riscatti di Glik, Darmian, Rodriguez, Basha, Cerci e forse anche il ritorno di Brighi. Un bel gruppo oltre  ai tre che sono in odore di squalifica ma che fino a prova contraria sono ancora innocenti ovvero Barreto, Gazzi, Gillet. Vedremo come finirà la storia del calcio scommesse ma ad oggi il Toro dispone di ben 9 giocatori titolari o pseudotitolari che fanno gruppo e sono di proprietà granata e che hanno dimostrato di vivere degnamente la maglia. E’ chiaro che non basta fermarsi qui ma è già un bel punto partenza avere in ritiro giocatori motivati che si conoscono tra loro. Pensare solo che Darmian, Glik, Basha giocano insieme da tre anni è un pregio, stesso dicasi per gli altri che saranno impegnati insieme per due anni consecutivi. In teoria ci sarebbe anche Di Cesare nella compagnia ma il centrale è molto ambito in sede di mercato soprattutto nella cadetteria. Chi ben inizia è a metà dell’opera recita in antico proverbio e il Toro attuale si trova in questa situazione. Adesso non bisognerà sbagliare i colpi che possano cesellare definitivamente l’organico granata. La possibilità di arrivare a prendere l’intero cartellino di Immobile non è un idea tanto strampalata anzi. L’attaccante che arriverebbe via Ogbonna dovrebbe poi essere riscattato dal Genoa che ne detiene anche i diritti sportivi. Quindi appare chiaro che senza un accordo con Preziosi il presidente Cairo non accetterà il Ciro nazionale  dalla Juventus. Cosa se ne farebbe di avere la metà di Immobile senza poterlo far giocare in granata? Ecco che l’ipotesi di un intesa GenoaTorino potrebbe riguardare i famosi 4,5 milioni di euro che vuole Preziosi per Immobile con l’aggiunta dei cartellini di Jankovic (in comproprietà) e Bovo. Non male se dovesse verificarsi visto che il difensore andrebbe a aumentare il tasso tecnico e di esperienza nell’organico granata mentre il serbo porterebbe fantasia e velocità sulla fascia sinistra e anche tanta esperienza. Ma in attacco non basterebbe il solo Ciro! Le trattative sul tavolo granata parlano di Derdiyok e Barrios anche se per entrambi il nodo da sciogliere è relativo all’ingaggio molto più semplice arrivare a Nico Lopez della Roma con un accordo legato al ritorno di Brighi. Il ragazzo cileno è un talento naturale che ha bisogno di giocare è il fatto di arrivare in prestito gratuito faciliterebbe il suo ingresso in granata. Vien solo da pensare se Immobile e Lopez con Barreto (ma qui dipende dalla squalifica o meno) basterebbe ad assicurare al Toro i gol necessari al campionato. Forse sarebbe il caso di puntare su un attaccante di esperienza provata in serie A e non solo su una scommessa come Lopez o meglio prendere ancora un altro attaccante e avere una linea di punte cosi formata: Immobile, Barreto, Lopez e magari Barrios o un altro della sua caratura. Sarebbe già un attacco importante cui si aggiungono le capacità offensive di Cerci e Jankovic. Poi ci sarebbe il famoso terzino sinistro e un centrocampista capace di dettare i tempi di gioco. Bellomo è in lista ma non è un regista e la pista Almiron pare troppo antica per ripercorrerla. Staremo a  vedere, comunque mai come in questa stagione la società granata si è garantita un plauso iniziale nel calciomercato. Adesso il plauso si deve trasformare in entusiasmo aspettando già in questo fine settimana l’arrivo di Immobile. Dimenticavo se non ci fosse accordo con il Genoa per Immobile ben difficilmente Cairo accetterà dalla Juventus la metà dell’attaccante e qui le ipotesi sarebbero quelle di avere Gabbiadini o semplicemente i famosi 14 milioni e mezzo di euro cash.   Gino Strippoli   (foto M.Dreosti)