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Fine dei sogni

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di Stefano BrugnoliIl Torino non si smentisce mai, quando ha l’occasione per poter imboccare una strada facile, puntualmente si complica la vita.Il nuovo Torino costruito da Petrachi perde inaspettatamente le caratteristiche da Toro che lo...
Redazione Toro News

Il Torino non si smentisce mai, quando ha l’occasione per poter imboccare una strada facile, puntualmente si complica la vita.Il nuovo Torino costruito da Petrachi perde inaspettatamente le caratteristiche da Toro che lo avevano caratterizzato dal rientro di Colantuono e che lo avevano fatto apprezzare ai tifosi che avevano riscoperto l’orgoglio di tifare per i giocatori e non solo per la maglia e in campo e in panchina si è rivisto un Torino che ha giocato con troppa sufficienza senza la giusta umiltà e determinazione.Che la sfida prenda una brutta piega lo si capisce già dai primi minuti, il Torino in campo non è in grado di prendere in mano la partita, la Salernitana, indisturbata, manovra meglio e i granata faticano, salvo poi passare al primo affondo serio grazie a una deviazione di un avversario dopo una bella azione manovrata.Sembra l’inizio di un sabato di festa invece il Torino come il più abile dei registi di film horror o meglio di film splatter combina in campo e in panchina una serie di brutture e di errori inimmaginabili per lo scibile umano. (non da meno la terna arbitrale che si adegua, ma ci sarà chi se ne occuperà in specifico su questa testata)La difesa gioca tutta sottotono a parte il solo Garofalo; Rivalta conferma la sua inadeguatezza a giocare come esterno, Loria e Zoboli molto morbidi in marcatura regalano un gol a testa a Dionisi e si rendono protagonisti degli allucinanti primi cinque minuti della ripresa quando la Salernitana per tre volte ha l’occasione per segnare il terzo gol.Domanda per Colantuono…fare qualche cambio? Con tre difensori imbarazzanti in campo e tre in panchina penso che si potesse fare. Oppure visto che D’Ambrosio era in grado di giocare perché non schierarlo dall’inizio assieme a Rubin e avanzare Garofalo e lasciare Rivalta e Statella in panchina?A metà campo manca completamente il filtro, manca una spalla a Genevier nell’impostazione del gioco, in poche parole manca Pestrin; Barusso lo si è notato nel gol e in due azioni del secondo tempo prima per il passaggio a Pià in occasione della rete fallita da Scaglia e poco dopo per un tiro da fuori area. Sulle fasce Statella paga l’emozione dell’esordio…mettiamola così prima di bocciare definitivamente il ragazzo che non ha fatto vedere né intravedere cose positive nel tempo in cui è rimasto in campo.Domanda per Colantuono…perché ritardare l’ingresso di Gorobsov dopo che i campani erano rimasti in dieci? in questi casi occorre aggirare l’avversario e sfruttare l’ampiezza delle giocate, il Torino invece è rimasto con quattro difensori contro un solo attaccante per un quarto d’ora di troppo e anche se si era sbagliato il rigore rimaneva ancora mezz’ora per tentare il recupero.Davanti Bianchi è incappato in una giornata no, prima ancora dell’errore del rigore, rigore che a mio parere non avrebbe dovuto tirare in quanto per tirare un rigore di quella importanza occorre un giocatore dal sangue freddo, cose che l’emotivo Bianchi non ha. (vedi l’errore ad Ascoli su un rigore di pari importanza) Poi dopo l’errore, a frittata fatta, il capitano ha buttato in campo il suo orgoglio per rimediare all’errore cercando di strafare, realizzando il rigore in un momento che la rimonta era divenuta praticamente impossibile.Domanda per Colantuono…non è con la quantità degli attaccanti che si risolvono i problemi in zona gol, anzi gli spazi si restringono sempre di più e se non fai dei cross dal fondo tre punte mi sembrano eccessive e ti viene a mancare un uomo a metà campo.Mi sembra che con le scelte effettuate all’inizio sia stato proprio Colantuono per primo a prendere sottogamba l’impegno, ha badato a non scontentar nessuno senza mettere in campo gli uomini più adatti all’incontro; il Torino prima di oggi rincorreva ancora il sogno di riacciuffare la promozione e in questi casi non si deve guardare in faccia a nessuno, soprattutto dopo che ti sono venuti a mancare per squalifiche o indisponibilità dei giocatori importanti. Dalla prossima giornata invece sì che si può dare spazio a tutti i componenti della rosa, visto che i sogni sono svaniti nonostante i risultati delle altri partite quasi tutti favorevoli.Sapevamo che la rivoluzione di Petrachi aveva tolto qualità per inserire quantità e la scorsa settimana si diceva su questa rubrica che avremmo aspettato la reazione della squadra alle prime difficoltà per vedere se si poteva o no inseguire un sogno, oggi si è squagliata vedremo se si ricompatterà per la trasferta di Padova.Se ci si faceva poche illusioni prima, dopo la partita odierna dobbiamo farcene ancora meno, sperando comunque di essere smentiti anche perché in questa serie B così pazza e scarsa con sedici giornate ancora da giocare tutto è ancora possibile anche se oggi abbiamo avuto la conferma di non avere una squadra adatta alla promozione.