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Rossi, Babacar, Bernardeschi, Ilicic e Kalinic, senza contare il separato in casa Joaquin. Dici Fiorentina e pensi subito al grandissimo potenziale del parco attaccanti dei gigliati, che infatti nelle ultime stagioni, nonostante le pesanti presenze-assenze di Mario Gomez e Giuseppe Rossi, hanno fatto della fase offensiva il proprio punto di forza: sono 61 le reti segnate nello scorso campionato, quinto miglior attacco della categoria. Questo rischia però di mettere in ombra un altro reparto fondamentale, un reparto composto da individualità importanti e che ha subìto alcuni cambiamenti notevoli: la difesa.
SAVIC OUT, ASTORI IN - Tanto Montella prima quanto Paulo Sousa ora, sembrano dare molta attenzione alla fase difensiva, lo dimostrano le poche reti subite nel precampionato ed il mantenimento della porta inviolata nella sfida contro il Milan. Rispetto all'anno passato, la retroguardia viola ha perso un elemento di assoluto valore: quel Savic atterrato a Madrid, sponda Atletico, nello scambio con Mario Suarez; operazione che ha costretto la società a muoversi sul mercato in cerca di un sostituto adeguato, (agli albori del calciomercato si era parlato anche di un debole interessamento per Maksimovic), che è poi stato trovato in Davide Astori, prelevato dal Cagliari. E non è detto che il mercato in entrata sia chiuso, per quanto riguarda il pacchetto arretrato.
GONZALO, LA VERA COLONNA - Non mancano dunque gli elementi di qualità: detto appunto di Astori, che per adesso dovrebbe accomodarsi in panchina nelle gerarchie del tecnico spagnolo, la linea difensiva titolare, dando per scontato che Sousa utilizzi anche contro il Toro il modulo a tre difensori, dovrebbe essere composta da Tomovic, Gonzalo Rodriguez e Roncaglia. Fondamentale è Gonzalo: roccioso e rude quanto basta in fase difensiva, il capitano della Fiorentina si è fatto riconoscere ed apprezzare anche per le qualità "sotto porta", tanto da essere il rigorista designato (proprio su rigore ha colpito anche i granata tre anni fa, allo stadio Olimpico), oltre a possedere un importante colpo di testa.
OCCHIO ALLE PUNIZIONI DI ALONSO - Anche sugli esterni, i gigliati non sono sprovvisti di qualità: l'anno di apprendistato ed ambientamento nel calcio italiano sembra aver dato i suoi frutti per quanto riguarda Marcos Alonso, giovane ormai titolarissimo sulla fascia sinistra, in possesso anche di ottime qualità balistiche: la punizione capolavoro contro il Milan ne è un esempio lampante. Nonostante le riserve non garantiscano la stessa sicurezza dei titolari, con Hegazy rimandato e Bagadur e Gilberto ancora da svezzare, nel complesso si tratta di un pacchetto arretrato di assoluto valore, che farà fare gli straordinari a Quagliarella e compagni. Si prospetta una partita aperta e molto combattuta, soprattutto negli scontri sui calci da fermo: imperdibile il duello Glik-Rodriguez...
Federico Bosio
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