Per una Fiorentina che ha mostrato grossolane lacune, sembrano esserci notizie positive per quanto riguarda il reparto offensivo, ultimo dopo difesa e centrocampo, sotto la lente d’ingrandimento in vista della sfida contro il Torino.
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Fiorentina, l’attacco: Chiesa verso il rientro, e occhio a Vlahovic
Focus on / Viola alle corde ma l’attacco potrebbe riacquistare peso: Chiesa migliora, uno tra Boateng e Vlahović nel posto lasciato vacante da Ribery
I MODULI – Nelle ultime cinque gare da fine ottobre, da quel Sassuolo-Fiorentina che ha portato gli ultimi tre punti conquistati in campionato, Montella ha dovuto fare i conti con numerosi guai fisici. Ben tre volte il modulo utilizzato è stato un 3-5-2, alternato al 4-3-3 visto con il Parma e al 3-1-4-2 inscenato a Verona. Costante, sino al problema all’adduttore, l’impiego di Federico Chiesa autore di 2 gol e due assist, affiancato da uno tra Boateng e Vlahović, con il secondo sempre in campo nelle ultime tre partite e autore di una doppietta (la prima in Serie A) a Cagliari. Montella dunque sembrerebbe affidarsi alla gestione sugli esterni per premiare gli inserimenti delle due punte sfruttandone la velocità, oppure voler tentare il gioco aereo con tanti cross dalle fasce. Questa però pare un’opzione meno probabile, vista la mancanza di una torre là davanti. Ma torniamo aisingoli: Chiesa è ancora in forse - presto per sbilanciarsi ma i segnali sono positivi - così come quelli di Boateng che potrebbe giocare in Coppa Italia, consentendo a Vlahović di riposare per domenica. Al momento il serbo è favorito come elemento centrale in un probabile 4-3-3. Già, Vlahović: lo stesso che parlando di Coppa Italia e parlando di Toro solo l’anno scorso vinse la finale Primavera, riservandosi anche un cucchiaio nella gara di andata al Filadelfia e un’esultanza “alla Luca Toni” sotto i tifosi granata che fece discutere.
I NUMERI – Fiorentina acciaccata sì, ma non per questo meno pericolosa. Gli uomini di Montella statisticamente in campionato tirano ben più di quanto non faccia il Toro. Sono infatti 153 le conclusioni viola e solo 118 quelle granata, ma per entrambe solamente poco più della metà centra lo specchio. Nell’arco dei 90’ la Fiorentina crea, ma soprattutto concretizza più di un terzo delle occasioni; specialmente nel quarto d’ora centrale del secondo tempo. I granata invece subiscono soprattutto negli ultimi 15’ della prima frazione. Sulle 18 reti realizzate dalla Fiorentina, un terzo è equamente diviso tra Chiesa, Vlahović e Ribéry. Ben 8 invece sono i goal scaturiti da calcio piazzato, 5 dalla bandierina e 3 dal dischetto. Molto meno precise le punizioni dirette che fin ora non hanno portato a nessuna realizzazione.
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