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- Redazione TORONEWS
Nell'immediato post partita di Fiorentina-Udinese, match terminato 1-0, il tecnico granata Ivan Juric ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN.
La squadra ha fatto la partita nel primo tempo. Poi è mancato qualcosa nel finale. Il suo livello di soddisfazione o di insoddisfazione? “Il primo tempo è stato eccellente a livello di gioco però devi fare gol. In tante situazioni non abbiamo fatto l’ultimo passaggio bene. Nel secondo tempo è stata più una battaglia, con loro che mandavano tanti palloni lunghi su Kouame. Siamo mancati nella cattiveria agonistica e nella voglia di non prendere gol. Se vuoi vincere, un gol così non lo puoi prendere”.
Siete mancati sulle palle inattive? “Questa è la squadra meno fisica che ho avuto in 14 anni di carriera. Sono giocatori anti-fisici. Nel primo tempo abbiamo avuto possesso e idee di gioco. Nel secondo tempo siamo stati giusti e battagliavamo, ma sul gol preso non ci siamo piaciuti. Se vogliamo andare più in alto in classifica, su quel cross bisogna avere un atteggiamento diverso”.
Avete trovato un peso offensivo diverso? “Sono soddisfatto degli ultimi tre mesi, abbiamo vinto grandi gare, la squadra è sempre giusta. Oggi ci siamo presentati a Firenze dominando nel primo tempo. Poi tutti vogliamo vincere queste gare per alzare l’asticella ma non ci stiamo riuscendo. Bisogna mettere più cattiveria in certe situazioni perché questa sconfitta come quella di Bologna sono state determinate da leggerezze”.
Come giudica la prova di Pellegri? “Molto bene, adesso è a posto, ha bisogno di giocare e io voglio dargli spazi. Secondo me ha fatto una buona gara, mi aspetto molto da lui. Oggi era incazzato quando è uscito perché voleva restare in campo e questo è positivo”.
Che obiettivi si pone ora? “Mi dispiace perché a Monza ci sono stati problemi con l’arbitraggio, qua e a Bologna abbiamo pagato per delle leggerezze. Però abbiamo la personalità per fare sempre la partita. Sono sicuro che possiamo crescere e spero di fare un girone di ritorno migliore dell’andata”
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