toro

Fiorentina-Torino

Redazione Toro News

Una buona mezzora e poi il blackout, così si può sintetizzare la partita giocata dal Toro contro la Fiorentina. La partenza fulminante di Rosina che ha portato in vantaggio i granata aveva illuso che a Firenze poteva capitare il...

Una buona mezzora e poi il blackout, così si può sintetizzare la partita giocata dal Toro contro la Fiorentina. La partenza fulminante di Rosina che ha portato in vantaggio i granata aveva illuso che a Firenze poteva capitare il miracolo, così resta il rammarico per il gol mancato di Lazetic che avrebbe portato il Toro sullo 0-2. La Fiorentina è una squadra veloce e cinica che anche quando va in svantaggio non demorde e alla fine riesce sempre a risolvere grazie alle sue forti individualità d’attacco, Mutu e Toni sono già arrivati insieme a quota 27 gol, 15 per il campione del mondo, 12 per il centravanti rumeno, ieri a secco. I viola in tre minuti hanno ribaltato il punteggio portandosi in vantaggio con la doppietta di Toni, con il secondo gol viziato da un fallo dello stesso attaccante (ammesso a fine gara), che ha fatto tra l’altro infuriare De Biasi. L’arbitro non è stato sufficiente nella sua conduzione di gara, ha sbagliato molte interpretazioni senza mai usare il buonsenso, spesso necessario in partite come quella che si è giocata all’Artemio Franchi.

"Nella ripresa l’episodio che di fatto ha chiuso la gara è stata la sciagurata autorete di Franceschini, che nel primo tempo aveva salvato la sua porta grazie ad un rinvio provvidenziale, con Abbiati già battuto. Da un tiro sbilenco dell’ex reggino è nato il 3-1 a favore dei viola e a questo punto è calato il buio sul Toro, con Gamberini che è salito in cattedra come goleador, segnando due reti, fatto che non gli era mai successo da che è in serie A. Il Torino appare come una una squadra che non regge i novanta minuti, le avvisaglie si erano già avute nelle precedenti sconfitte ma anche contro il Cagliari. Nonostante la vittoria e una compagine nettamente inferiore ai viola, i tre punti contro i sardi sono stati difesi con i denti nella ripresa, grazie alle parate eccellenti di Abbiati.

"De Biasi ha individuato il problema: occorre lavorare più sulla testa che sul fisico dei giocatori. A questo punto si ha l’impressione che la squadra granata non creda nei propri mezzi e alle prime difficoltà perda i contatti con la manovra. Ora il Toro è a quota 25 punti, per cui rischia di essere risucchiato dalla terzultima posizione occupata dalla Reggina, a quota 22 punti, ma in netta risalita (i calabresi sono partiti con 11 punti di penalizzazione), con Chievo e Messina a 23, per l’Ascoli a 16 punti appare un miracolo la rimonta, così è in difficoltà il Parma a 18. Per il Toro sarà ora fondamentale vincere i confronti con le dirette concorrenti, per cui vale il motto antico: ogni partita dev’essere una finale. L’anno scorso ha funzionato in chiave promozione, speriamo abbia successo anche in questa stagione.