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Appunti si apre un’altra volta denunciando la mancanza di cultura sportiva che si ha nel calcio, non sono ben chiare le dinamiche dell’incidente che è costato la vita a un tifoso del Parma ma in quell’autogrill c’erano tifosi di entrambe le squadre che probabilmente non si sono salutati amichevolmente scambiandosi sciarpe e opinioni mentre insieme si rifocillavano di cibo e vivande come dovrebbe essere sempre perchè si va a vedere una partita, uno spettacolo e non si va in guerra.Probabilmente qualcuno che legge non sarà d’accordo su quanto scritto però la realtà è questa e allo stadio si va per sostenere la propria squadra e nient’altro, niente guerre tra le tifoserie avversarie e niente guerre contro le forze dell’ordine, chi va allo stadio anche per delinquere dovrebbe farsi un esame di coscienza e trovare il modo di passare la domenica in un altro modo.
Torniamo al campo di gioco che oggi ci ha restituito qualcosa di quanto ci aveva negato in precedenza. Per la prima volta il Toro ha vinto con l’arbitro Rizzoli che non è stato perfetto come nel derby in quanto per tutta la partita è stato troppo indulgente verso gli etnei permettendogli di usare le maniere forti e particolarmente severo nei confronti dei granata ai quali bastava alitare sui padroni di casa per vedersi fischiare punizione contro, oltre a questo, per colpa dell’assistente, ha anche fischiato un fuorigioco a Motta che era in posizione regolare di oltre un metro; atteggiamento che per fortuna è cambiato quando nel tempo di recupero non ha fischiato un rigore per trattenuta di Motta (non vistosa, ma c’era) ai danni di Mascara.
Oggi i granata hanno avuto il merito di recuperare dopo un paio di minuti il gol di Spinesi subito a freddo, poi non sono riusciti ad approfittare dello sbandamento della difesa catanese che solo grazie a un super Polito le ha permesso di finire in parità il primo tempo. Padroni di casa che nel primo tempo hanno avuto solo una grossa occasione fallita da Maresca, mentre nella ripresa hanno chiuso il Torino nella propria metà campo lasciando però loro la possibilità di colpire in contropiede. Novellino a questo punto toglie un buon Recoba (eccellente l’assist per Diana che è rimasto largo anziché accentrarsi a proposito di quanto ho scritto la scorsa settimana) per inserire Di Michele più adatto alla situazione tattica che si era creata e David alla prima occasione ha portato in vantaggio i granata grazie anche all’ottimo assist di Rosina.
A questo punto il Catania si è sbilanciato eccessivamente nella ricerca del pareggio senza però riuscire a superare Fontana che anche se non stilisticamente perfetto è riuscito a bloccare e respingere tutti i tentativi di superarlo da parte degli attaccanti locali. Nell’ultimo quarto d’ora poi il Torino ha sprecato un paio di contropiedi che avrebbero chiuso anzitempo la partita dandole però un risultato non aderente a quanto espresso in campo dalle due squadre. Il Torino però non ha rubato niente questa è stata una partita sostanzialmente equilibrata nelle occasioni da rete e nelle fasi di supremazia territoriale che poteva chiudersi con qualsiasi risultato però con un solo gol di scarto.
Oltre alle buone prove di Fontana e Recoba già segnalate voglio sottolineare la prova di Lanna nel ruolo non suo di centrale difensivo, ruolo che quest’anno ha già ricoperto con risultati migliori di quanto non ha fatto quando è stato impegnato nel suo ruolo naturale di laterale difensivo sinistro; la prova di Zanetti che incarna il vero spirito del “cuore granata”, la prova di Stellone che da solo ha fatto reparto pur provenendo da una settimana tribolata e per finire la prova in coppia degli esterni destri Motta e Diana.
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