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di Edoardo Blandino
Tornare subito in A, ecco il progetto del Nuovo Cairo. Da quando il presidente ha dichiarato di volersi fare da parte si è entrati in un Era diversa per il...
di Edoardo Blandino
"Tornare subito in A, ecco il progetto del Nuovo Cairo. Da quando il presidente ha dichiarato di volersi fare da parte si è entrati in un Era diversa per il futuro del Toro. Si è al punto di partenza di quattro anni fa, ma adesso c’è un Foschi in più, che sa sicuramente cosa fare. Il ritiro è qusi alle porte e del futuro dei giocatori e della squadra non si sa ancora nulla, però è inutile disperarsi. Lasciamo lavorare il ds granata e poi, solo alla fine, si trarranno le debite conclusioni. Intanto, però, oggi più che mai, è balzata all’occhio una notizia interessante dopo i playoff del campionato di B, una notizia da cui Foschi potrebbe trarre esempio. Delle tre squadre retrocesse nel campionato 2007-2008, due sono risalite immediatamente in questa stagione. Parma e Livorno sono tornare in Serie A subito dopo il tracollo in cadetteria e ci sono riuscite in una maniera più o meno simile: trattenendo l’ossatura della squadra. Gli emiliani hanno bloccato il bomber Lucarelli ed il promettente Mariga, oltre ad aggiungere Paloschi e vendendo Cigarini e Dessena. In Toscana sono rimasti i giocatori importanti come Tavano e Diamanti, che grazie alle loro prestazioni hanno portato i compagni in A, mentre l’unico “sacrificio” importante è stato la cessione di Amelia. La Serie B finanziariamente è disastrosa e comporta perdite ingenti per qualsiasi club abituato ad avere conti e bilanci tarati sulle entrate della massima categoria. L’imperativo è abbattere i costi di gestione in qualche modo. È impossibile mantenere tutta la squadra invariata e qualche pezzo, anche pregiato, rischia di dover essere sacrificato. Ma l’importante è mantenere, nel limite del possibile, i giocatori buoni e di categoria superiore. Ecco perché sarà importante convincere a restare i (pochi) giocatori di qualità che sono nella rosa granata. Certo, se per caso fossero loro i primi a chiedere di essere ceduti, probabilmente verrebbero accontentati, perché, oltre a non avere senso tenere in squadra gente svogliata che lavora male, sarebbe pure controproducente per lo spogliatoio e per i compagni. Ma nel caso Bianchi, Dzemaili, Natali e Sereni accettassero di rimanere, bisognerebbe fare tutto il possibile per non lasciarli andare, anche a costo di vendere altri giocatori che all’inizio si pensava di voler trattenere. Perché con questi quattro, la Serie A sarebbe un po' più vicina.
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