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Calmo e riflessivo Ivan Franceschini oggi, tanto quanto ieri era apparso inquieto Marco Di Loreto. Dopo le dichiarazioni del collega di reparto sugli “spifferi'” dello spogliatoio e il lavorio “di sottobosco per creare...
Calmo e riflessivo Ivan Franceschini oggi, tanto quanto ieri era apparso inquieto Marco Di Loreto. Dopo le dichiarazioni del collega di reparto sugli “spifferi'” dello spogliatoio e il lavorio “di sottobosco per creare zizzania” è toccato all'ex reggino presentarsi in sala stampa. Franceschini, la difesa del Torino è sotto accusa: c'è qualche critica in particolare che vi ha dato fastidio?'Quando perdi è normale ricevere giudizi negativi. Dicono che siamo lenti? Rientriamo nella media, non siamo fenomeni, ma nemmeno possiamo essere diventati scarsi da un giorno all'altro. E ci gira anche male, prendete la gara contro la Lazio: 5 tiri, quattro gol e una traversa'
Il che non depone a vostro favore. Significa che quando l'avversario si avvicina alla porta di Abbiati sono dolori..'Dobbiamo migliorare, ne siamo consapevoli. Però stiamo assimilando in fretta quello che vuole Zaccheroni: non è un problema di modulo, qui nessuno inventa il calcio. Le difficoltà nascono quando uno corre e il compagno meno, per motivi legati alla condizione fisica: le distanze tra i reparti aumentano e gli avversari ne approfittano'
In questi giorni vi siete dedicati alla parte atletica. Non è che in vista del Chievo sentiremo il ritornello delle 'gambe pesanti'?'Il lavoro fisico svolto durante la sosta non diventerà un alibi'
Lo spogliatoio è compatto?'Sì, ci metto la mano sul fuoco'
Di Loreto dice: 'Non si fa in tempo a dire una cosa che il giorno dopo la sa tutto il mondo'. Ne avete parlato tra di voi?'Non ancora. Però credo siano sciocchezze: può capitare che qualcuno si lasci sfuggire una frase o magari è bravo il giornalista a vederci giusto'
D'accordo, ma nel caso si parlava di 'qualcuno che lavora nel sottobosco per creare zizzania'. Un po' diverso, non crede?'Stimo Marco e se ha detto certe cose avrà avuto i suoi buoni motivi, ma ognuno di noi attraversa momenti in cui è meno sereno. Ecco, magari per lui ieri era un momento del genere. Detto questo, voglio chiarire bene: nello spogliatoio del Toro non c'è nessuno che rema contro o parla con l'esterno apposta per creare zizzania. E se tra di noi girassero mai delle 'spie' state certi che le scoveremmo, chiarendo tutto faccia a faccia'.
Questa squadra ha bisogno di un leader?'Lo possiamo essere tutti, dal primo all'ultimo. Questa parola non significa molto per me: voglio dire, leader può anche essere uno silenzioso, che però in campo corre e dà l'anima'
Sentite una pressione particolare - da 'ultima spiaggia' per intenderci - per la partita contro il Chievo?'No, il campionato riserverà tante partite del genere. Vogliamo e dobbiamo vincere per dare una svolta alla classifica e regalare ai nostri tifosi la gioia dei tre punti.
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