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di Ivana Crocifisso
È arrivato a gennaio, nel pieno del mercato di riparazione, dopo mesi e mesi di misteri e fughe in Brasile. L'obiettivo numero uno dello scorso mercato estivo (e alla fin fine anche di quello...
di Ivana Crocifisso
È arrivato a gennaio, nel pieno del mercato di riparazione, dopo mesi e mesi di misteri e fughe in Brasile. L'obiettivo numero uno dello scorso mercato estivo (e alla fin fine anche di quello invernale), fortissimamente cercato da Petrachi e richiesto da Franco Lerda, ha finora reso (e giocato) meno di quanto ci si sarebbe aspettato.
Si diceva fosse in forma, nonostante i sei mesi di inattività, pronto per dire la sua in un campionato ancora tutto apertissimo. Non è andata proprio così. Una volta risolti i problemi burocratici legati al suo trasferimento, il brasiliano si è dovuto fermare per un'infiammazione al ginocchio. Dalla presentazione alla stampa del 24 gennaio al suo esordio è quindi passato più di un mese. I primi minuti con l'Atalanta all'Olimpico, subentrato a Lazarevic, poi uno spezzone a Vicenza. L'esonero di Lerda non deve aver facilitato le cose al brasiliano, nonostante i quasi trenta minuti giocati con il Livorno.
Un giocatore con cui il Toro sperava di fare il famoso salto di qualità, ma che invece è arrivato in granata in un momento non proprio felice. Nulla è cambiato nemmeno con il ritorno di Lerda, nemmeno ad Ascoli, quando con una squadra senza Pagano, Lazarevic, Sgrigna (e Iunco) il tecnico cuneese ha preferito affidarsi a D'Ambrosio in posizione avanzata. Idem per la gara con il Grosseto, nella quale nel ballottaggio tra Gasbarroni e Pagano il giocatore brasiliano no è stato nemmeno considerato.
I fatti potranno smentirci, ma a poche giornate dalla fine del campionato sembra veramente difficile che Gabionetta riesca in un solo colpo a sbaragliare la concorrenza.
(Foto M. Dreosti)
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