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Gasperini, brillante salvezza

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

L’allenatore prossimo avversario del Toro ha un’origine calcistica geograficamente vicina a quella di Novellino. Ha infatti esordito nelle giovanili della Juventus, che...

di Paolo Morelli

L’allenatore prossimo avversario del Toro ha un’origine calcistica geograficamente vicina a quella di Novellino. Ha infatti esordito nelle giovanili della Juventus, che ha anche allenato dal 1994 al 2003, ed è nato a Grugliasco. Dopo tre anni al Crotone, è stato chiamato ad allenare il Genoa nella scorsa stagione, dove ha subito centrato la promozione e – quest’anno – si avvia a conquistare una brillante salvezza.Il modulo tattico più utilizzato dall’allenatore torinese è il 4-4-2, dove davanti la prima punta inamovibile non può che essere Borriello. Affiancato da Danilo o da Leon (i quali possono anche essere dirottati a centrocampo). Ma anche Sculli in certi casi può giocare davanti. Il centrocampo rossoblu è molto versatile e produce un gioco frizzante e gradevole. La velocità degli esterni (oltre ai già nominati, ci sono anche Konko e Figueroa) consente immediati capovolgimenti di fronte, e di questo il Toro già ne sa qualcosa. Basti vedere il gol subito all’andata. Il Genoa è sicuramente una delle squadre che gioca il calcio più gradevole in questo campionato.Oltre alla gara di andata, Gasperini aveva già affrontato il Toro per quattro volte – in serie B – quando allenava il Crotone. Bilancio? Una vittoria e due pareggi. L’ultima vittoria risale al 6 ottobre 2004 (finì 2-1). Ma quell’anno, nella gara di ritorno, il suo Crotone perderà 1-0 col Toro. Per quella gara però, Gasperini non sarà in panchina, ci sarà Agostinelli. L’attuale allenatore rossoblu è anche il primo ad aver pareggiato a Torino contro il nuovo Toro targato Cairo. Uno 0-0 (sempre col Crotone) datato 20 settembre 2005.Il tecnico dei grifoni ha dichiarato di voler raggiungere quota 51 punti, ma se è vero che lo stadio di Genova è sempre molto ostile per quanto riguarda i risultati del Toro, bisogna ricordare che la squadra più motivata è proprio quella di Novellino. Mai mollare, adesso meno che mai.