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GDB incontra la stampa

Redazione Toro News

Nella giornata di riposo, massaggi per tutti poi c’è chi ha scelto di farsi due vasche in piscina e chi ha scelto di farsi un calcio-tennis in campo, è GDB ad incontrare la stampa.

"Nella giornata di riposo, massaggi per tutti poi c’è chi ha scelto di farsi due vasche in piscina e chi ha scelto di farsi un calcio-tennis in campo, è GDB ad incontrare la stampa.

"Quando in aprile sei diventato per la terza volta allenatore del Toro hai detto: ‘sono ritornato a casa’ ci vuoi spiegare il motivo?Al Torino ho vissuto una esperienza importante, quella del primo anno di serie B dove dal niente abbiamo ottenuto una promozione in A davanti a sessantamila spettatori, e questa è una di quelle esperienze che ti segnano ed è una di quelle esperienze, vincere un campionato, che molti vorrebbero fare; posso dire che dal punto di vista calcistico sono stato molto bene anche a Modena ma qui al Toro c’è qualcosa di più perché la mia filosofia è simile a quella del tifoso granata cioè genuina, spontanea e a volte irascibile anche se per la mia età e il mio ruolo a volte devo trattenermi.

"Un segreto di quella annata?Il segreto è che siamo stati molto abili a diventare in fretta squadra e gruppo, non voglio fare nomi perché farei torti a qualcuno ma ho un ricordo positivo di tutti quelli che hanno fatto parte di quella squadra, c’era la chimica giusta qualcuno era più importante nello spogliatoio qualcuno più importante in campo e qualcuno in entrambi, ognuno ha fatto la sua parte.

"A che punto siamo adesso nella creazione del gruppo e nel diventare una squadra?Il gruppo si forgia stando insieme, affrontando le difficoltà, lavorando giorno dopo giorno, fianco a fianco e nello stare insieme in maniera propositiva, adesso sono solo dieci giorni che stiamo insieme ma vedo già delle cose molto interessanti che nascono dai ragazzi, non deve essere sempre l’allenatore a pungolare, vorrebbe dire che il gruppo è morto.

Poi nel resto dell’intervista ha parlato di come Rooney in champions league retrocedesse a dare manforte ai terzini per poi ripartire e fare un ….. così agli avversari in fase di attacco, concludendo che il grande giocatore è quello che si mette al servizio degli altri. Anche questo è sinonimo di gruppo aggiungo io.

Vedo delle differenze rispetto a Sappada (luogo del ritiro del primo anno di serie A) sia dal punto di vista tattico che atletico, ce le vuoi spiegare?

"Rispetto a Sappada stiamo lavorando in modo diverso, anche dal punto di vista atletico, dopo aver cambiato il preparatore: vogliamo partire forte sin da subito, per questo stiamo lavorando su distanze più corte. Ogni allenamento è monitorato con i cardio-frequenzimetri, quindi in ogni allenamento successivo i giocatori sanno se hanno lavorato bene oppure no. Abbiamo cadenzato il lavoro con il buon senso, aumentando i carichi in modo proporzionale, in modo da cercare di evitare gli infortuni muscolari (rispetto agli scorsi anni per esempio Perondi fa correre tutti sul campo, lo scorso anno Ferretti faceva correre sulla pista, mentre Artico a Sappada aveva preparato un percorso tra i boschi)

"foto torino fc