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GENOA, ITALY - DECEMBER 7: Paolo Vanoli, head coach of Torino, looks on prior to kick-off in the Serie A match between Genoa and Torino at Stadio Luigi Ferraris on December 7, 2024 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
Al termine della gara pareggiata 0-0 sul campo del Genoa, Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa, dopo aver commentato la partita anche ai microfoni dei broadcaster. Di seguito le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti accreditati al seguito delle due squadre.
Esce con qualche rammarico?“È stata una partita combattuta, sapevo che saremmo venuti a giocare su un campo difficile. C’è stata continuità dopo la buona prestazione contro il Napoli. Nel primo tempo siamo stati più lucidi ma meno produttivi, nella ripresa siamo stati bravi a stressare la difesa con qualche cross come avevamo provato, restando attenti alle ripartenze. Ci è mancato il guizzo, se Vojvoda nel primo tempo avesse messo dentro quella palla avremmo poi giocato in un modo diverso. A volte in questi momenti difficili la qualità tecnica si confonde con la frenesia, dobbiamo restare bravi a proseguire su questa strada”.
Sembrava che la squadra stesse più alta. È mancato un po’ di coraggio?“Assolutamente no. Siamo usciti a prenderli bene, forse nella conquista della palla poi non siamo stati puliti e dobbiamo migliorare. A volte sembra quasi che si debba tornare indietro, ma a livello tattico abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo trovato una quadratura a livello difensivo, ora è mio compito trovare delle soluzioni a livello offensivo, un’alchimia tra le punte”.
È il momento della difesa a 4?“Io dovrei cambiare la difesa? Da quando sono qua mi chiedete sempre della difesa a quattro. Sono sempre stato onesto su quello che io guardo. Quando ci sono delle buone prestazioni si va avanti con le proprie idee. Credo di avere abbastanza esperienza per capire quando serva questo e quando no. Abbiamo trovato la quadratura. A volte i quinti non stavano sulla loro linea difensiva, abbiamo avuto un po’ di paura ma fatto dei buoni cambi di gioco”.
Vlasic stava male?“Stava bene, la scelta è stata tattica. Era una partita sporca e la mia intenzione era provare a cambiare in corsa, ma a metà campo hanno lavorato bene e volevo toccare il meno possibile. Quando lotti per qualcosa i punti pesano. Non volevo perdere l’equilibrio che mi davano Ricci, Linetty e Gineitis. Abbiamo messo Tameze per dare fisicità nel finale sui piazzati”.
Cosa non sta funzionando in attacco?“Adams e Sanabria devono trovare l’alchimia, si devono trovare meglio. Njie e Karamoh sono entrati benissimo, ho messo loro perché mi davano più profondità su un campo così bagnato dalla pioggia. A volte serve un guizzo che può cambiare una stagione e noi lo stiamo cercando”.
Perché Sanabria in nazionale è un giocatore completamente diverso?“Tonny ha fatto un grandissimo lavoro. In fase di possesso Adams è stato molto sporco nel primo tempo, deve capire che questo è il calcio italiano. Anche se ha fatto la premier deve capire che questo è un calcio amato da tutti, si sa che siamo molto tattici. Ma lavorando può crescere”.
Ai punti avreste vinto voi, ha qualche rimpianto o rabbia?“Purtroppo non è la boxe (ride, ndr). Non ho né rimpianti né rabbia. Ho voglia, da tre settimane vedo che la squadra si avvicina a quelli che sono gli occhi della fame. La squadra ha lottato. Nel calcio non si può vincere ai punti, ma ti devono far credere che sei sulla strada giusta”.
È una squadra di una pochezza tecnica clamorosa?“Sono convinto che ci siamo margini di miglioramento, bisogna crescere nei particolari anche fuori dal campo. Giocatori come Coco, Sosa, Gineitis, Ricci… Si può dare di più, poi a volte si finisce in tunnel che portano a frenesia. Ho visto una squadra che vuole a tutti i costi uscirne e questa è la strada”.
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