Nemmeno contro un Genoa in dieci per oltre un'ora di gioco il Toro riesce a sfondare e ritrovare la vittoria, riuscendo anzi a riaccendere le speranze dei rossoblù. Blessin festeggia quindi il primo successo dopo sette pareggi della sua gestione, sale invece ad otto la serie di partite senza vittorie dei granata, che pagano una grande disattenzione difensiva in occasione del vantaggio rossoblù siglato da Portanova. Al 23' i padroni di casa restano in dieci per la seconda ammonizione rimediata da Ostigard, ma sono bravi a chiudere ogni varco ai granata, troppo poco pericolosi dalle parti di Sirigu. Dopo la buona prova contro l'Inter arriva dunque un netto passo indietro da parte degli uomini di Juric, che vedono allontanarsi la parte sinistra della classifica in un finale in cui le poche motivazioni stanno iniziando a fare la differenza.
Al 90'
Genoa-Torino 1-0: i granata già in vacanza resuscitano il Grifone
Triplice fischio al Ferraris
LA CRONACA - Non manca qualche sorpresa tra le scelte di Juric, che rilancia dal 1' Pjaca dopo due panchine consecutive. Per il resto nel reparto avanzato confermato Pobega sulla trequarti e Belotti nel ruolo di unica punta. Nessuna novità in mezzo al campo: ancora spazio per Lukic e Mandragora, sugli esterni ci sono Singo e Vojvoda. In difesa si rivede dal primo minuto Izzo, rilanciato titolare dopo la buona prova di domenica contro l'Inter. A guidare la retroguardia c'è Bremer, sul centrosinistra torna titolare Rodriguez al posto di Buongiorno. Nessuna novità tra i pali: Vanja recupera ma va in panchina, confermato Berisha. Nel Genoa c'è invece Destro a guidare l'attacco alla ricerca di punti fondamentali per ravvivare le speranze di una difficile salvezza. In avvio di gara è il Genoa a gestire il gioco, spinto dal tifo incessante del suo pubblico, ma è il Toro a prendere campo. La prima occasione è infatti dei granata: dopo dieci minuti un colpo di testa di Izzo chiama Sirigu alla deviazione in calcio d'angolo. Ma al 13' la difesa del Toro si fa invece cogliere impreparata e Portanova ne approfitta per portare in vantaggio il Genoa. Vojvoda perde palla con un dribbling sbagliata in uscita e permette a Frendrup di involarsi sulla destra e crossare, Berisha esce a vuoto smanacciando male e sorprende Izzo che involontariamente mette Portanova nella condizione di dover solo appoggiare in rete. Dieci minuti più tardi arriva l'episodio che cambia l'inerzia della gara: Ostigard, già ammonito, stende Izzo al limite dell'area. Per Mariani non ci sono dubbi: secondo giallo e Genoa costretto a giocare in dieci per oltre un'ora. Blessin prova quindi a correre ai ripari inserendo Bani al posto di Amiri. Al 34' è Vojvoda a sfiorare il gol del pareggio, scheggiando la traversa dopo un tentativo di rovesciata di Belotti. Il Gallo pochi minuti più tardi, su imbucata di Lukic, manda clamorosamente a lato con il sinistro da ottima posizione.
SECONDO TEMPO - Al rientro dall’intervallo Blessin opera subito un cambio difensivo: fuori Destro, in campo Hefti. Non tarda ad arrivare nemmeno la prima sostituzione di Juric, che al 50' butta subito nella mischia Brekalo e Ansaldi al posto di Mandragora e Vojvoda, con Pobega che si abbassa in mediana. Come preventivabile sono i granata a condurre il gioco, contro un Genoa chiuso a difesa dell'area di rigore e in difficoltà nell'uscire dalla propria metà campo. Gli uomini di Blessin sono però abilissimi a chiudere ogni varco, impedendo al Toro si trovare lo spunto giusto per colpire. Al 65' tra i padroni di casa scatta il momento di Galdames e Yeboah, che prendono il posto di Portanova e Melegoni. I granata provano a farsi vedere dalle parti di Sirigu con Singo, che manda alto su invito dal versante opposto di Rodriguez. Per l'assalto finale Juric prova a giocarsi anche la carte Zaza e Buongiorno, in campo per Singo e Rodriguez con Pjaca spostato a tutta fascia sulla destra. Le occasioni latitano ed è anzi il Genoa ad affacciarsi in avanti a ridosso del novantesimo, con un destro da fuori di Badelj che termina di poco alto sulla traversa. Nel finale c'è spazio per un giallo a Pobega che, diffidato, dovrà saltare la gara con la Salernitana dopo la sosta. Scattano quindi tre minuti di recupero ma il Toro non riesce ad organizzare l'assalto finale: arriva anzi l'ammonizione per Ansaldi, che interviene fuori tempo sulla trequarti. Blessin prova a spezzare il gioco inserendo Hernani per Badelj, mentre le ultime speranze granata sono affidate ad lancio lungo di Pobega che è facile preda di Sirigu. Festeggiano dunque i rossoblù ed un Ferraris incandescente: gli uomini di Blessin ritrovano il successo e riaccendono le speranze di salvezza contro un Toro parso già in vacanza ed incapace di segnare ad una squadra in inferiorità numerica per oltre un'ora.
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