In conferenza l'allenatore granata ha aggiunto: "Domenica scorsa al 90' vincevamo 3-2 e abbiamo perso, con il Sassuolo vincevamo e abbiamo pareggiato; con il Cagliari ci siamo fatti male da soli e abbiamo raccolto un punto in tre partite. Poi arrivi a Genova e vinci 0-2 e nel finale subisci l'1-2: è ovvio che la testa ti dice: 'Adesso che succede?'. Quindi funziona così, però la squadra ha giocato con fede, per la maglia, per la squadra. Ha fatto la partita che doveva fare. L'ha vinta, bene così, ma non è vero ha giocato con il braccino corto".
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Genoa-Torino 1-2, Giampaolo: “Partita di fede: la squadra ce l’ho in mano io”
Ancora il tecnico: "Superare le barriere psicologiche è necessario. Bisogna migliorare tante cose ma noi siamo ancora sott'acqua. Dobbiamo fare un passo alla volta, per uscire da una situazione psicologica che quando giochi ti penalizza. Perché il pensiero è sempre lì. Io credo che se questa squadra acquisisce maggior sicurezza e scioltezza possa fare meglio",
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