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gazzanet
"Si è tanto parlato di riscattare la brutta prestazione contro il Napoli per il Torino (ne ha parlato anche De Silvestri), ma nell'ultima trasferta del campionato contro un Genoa alla ricerca del risultato-salvezza i granata dimostrano di non avere più le motivazioni che possono permettere loro di competere con chi ha ancora qualcosa da chiedere a questo campionato.
"La seconda frazione riprende con lo stesso nervosismo di cui si era parlato al termine del primo tempo, con Ljajic e Veloso ammoniti per uno scontro a palla lontana. Il Toro prova a farsi timidamente avanti, ma il Genoa colpisce di nuovo: Avelar spizza soltanto un cross dalla sinistra, Lazovic controlla e la mette in mezzo un pallone forte che moretti smorza soltanto. Alle sue spalle riceve sulla linea Simeone, che non può sbagliare con la porta spalancata.
"I granata tentano di uscire con il possesso, ma i rossoblù sembrano in 20 in campo. Nel frattempo, gli allenatori mettono in atto le prime mosse: Juric inserisce Pandev e Muñoz per Simeone e Rigoni, mentre Lombardo manda un segnale ai suoi inserendo Maxi Lopez per Acquah e spostando Ljajic a centrocampo. Perlomeno, dal quarto d'ora della ripresa, il Torino riesce a prendere possesso della metà campo avversaria, ma il Grifone si difende con ordine; Lombardo si gioca l'ultimo cambio inserendo Iago Falque per un Iturbe evanescente.
"Più passano i minuti, e meno il Toro sembra crederci, anche perché di tiri veri e propri verso la porta di Lamanna proprio non se ne vedono: Boyé prova a scuotersi ma commette un fallo dietro l'altro, ricevendo un giallo al 35'. Nel Genoa Biraschi prende un colpo e viene sostituito da Ntcham, ma negli ultimi 10' i rossoblù non hanno più energie e qualche spazio in più si apre, anche se ciò non permette ai granata di rendersi realmente pericolosi. È Ljajic l'ultimo ad arrendersi, con qualche bel dribbling che mette in difficoltà la retroguardia avversaria. Ed è lui a siglare il 2-1, su punizione: decisiva la deviazione di Veloso in barriera. Non basta però ad agguantare un pareggio che - obiettivamente - i granata non avrebbero meritato. Ora l'appuntamento è l'ultima partita della stagione, contro il Sassuolo: c'è da salutare degnamente il Grande Torino.
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