Il rinvio di Genoa-Torino in casa granata non può che essere vissuto come un fattore positivo. Sabato a Marassi i ragazzi di Marco Giampaolo si sarebbero in primo luogo trovati di fronte ad una sfida surreale contro un avversario fortemente decimato. Il Torino avrebbe affrontato, quindi, una partita in cui ci sarebbe stato tutto da perdere. Non conquistare i tre punti contro un Genoa reduce dai 6 gol incassati a Napoli e soprattutto senza metà rosa a disposizione sarebbe stato uno psicodramma sportivo per il neonato Torino di Giampaolo, a maggior ragione dopo la falsa partenza tra Fiorentina e Atalanta. Il Torino, dunque, sarebbe andato al "Ferraris" con un solo risultato a disposizione, il che non avrebbe sicuramente giovato ad una squadra ancora in uno stadio di apprendimento e di costruzione. Tra l'altro nemmeno una vittoria contro un Genoa falcidiato dal Coronavirus sarebbe stata particolarmente significativa. Avrebbe sicuramente donato i primi tre punti stagionali, ma non avrebbe dato risposte vere a Giampaolo.
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Torino, un rinvio che può fare bene: ecco i lati positivi per Giampaolo
Focus On / Fino al 18 ottobre nessuna partita ufficiale. A Marassi il Torino avrebbe vissuto una partita surreale contro un avversario decimato e avrebbe dovuto obbligatoriamente vincere
TEMPO - Tutto da perdere dicevamo. Il rinvio, però, è un vantaggio per il Torino anche per altre ragioni. Il ritornello che un po' tutti sotto la Mole si sentono ripetere da quando è stato scelto Giampaolo come successore di Moreno Longo è: "Giampaolo ha bisogno di tempo". Di tempo, però, tra una cosa e l'altra, l'allenatore ex Empoli e Sampdoria non ne ha avuto. Non disputare la terza giornata sabato rappresenta, perciò, una boccata d'ossigeno per i granata. In primo luogo per riprendersi mentalmente dopo le due sconfitte nelle prime due uscite, poi per cercare di migliorare la condizione fisica dell'intero gruppo squadra. In effetti, il calo dei secondi tempi contro Fiorentina ed Atalanta è stato evidente, segno che i granata devono ancora crescere sotto l'aspetto atletico, oltre che psicologico. Dover aspettare fino al 18 ottobre per una nuova partita ufficiale (a Cagliari) restituirà a Giampaolo quel tempo che dall'inizio della preparazione ad oggi non ha avuto, anche se va detto che di mezzo ci sarà la sosta Nazionali, che toglierà dal Filadelfia qualche elemento.
CALCIOMERCATO - Tra l'altro intercorreranno quasi due settimane tra il 5 e il 18 ottobre. Il 5 ottobre chiuderà la sessione estiva/autunnale del calciomercato e Giampaolo spera di abbracciare qualche nuovo elemento. Avrà, dunque, qualche giorno in più a disposizione per inserire eventuali nuovi tasselli. In attesa di capire quando sarà recuperata la partita col Genoa, dunque, il Torino ha qualche giorno in più per lavorare con calma al fine di costruire un'identità di squadra, anche con l'aiuto del mercato, ed eviterà di incorrere in pericolosi passi falsi in grado di ingolfare un motore che non ha ancora carburato.
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