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Gillet, Ventura ritrova il suo ”gatto di Liegi”

Redazione Toro News

Mentre i tifosi del Torino aspettano con ansia le prossime ufficializzazioni in materia di calcio mercato, Giampiero Ventura può finalmente coccolarsi il portiere che cercava da tempo. Un anno di corteggiamento, con il belga legato ai...

Mentre i tifosi del Torino aspettano con ansia le prossime ufficializzazioni in materia di calcio mercato, Giampiero Ventura può finalmente coccolarsi il portiere che cercava da tempo. Un anno di corteggiamento, con il belga legato ai pali del Bologna ed il tecnico ancorato in cadetteria, speranzoso di poter riabbracciare un giorno l'estremo difensore che gli aveva regalato più soddisfazioni. Primo passo per ricostruire quel Bari delle meraviglie (prima ovviamente dello scandalo scommesse)? In parte, perchè Ventura, come molti tecnici non ha mai nascosto la volontà di portare sotto la Mole uomini fidati, giocatori che conosce bene e ritiene adatti alla piazza granata. Gillet non arriva a Torino gratuitamente, ma con uno sforzo economico discreto data l'età del giocatore. Si poteva puntare ad un portiere più giovane, ma si è voluto accontentare il tecnico granata, per evitare, come l'anno scorso, di trovare a tutti i costi una copia del belga, in grado di saper giocare la palla con i piedi per impostare il gioco. Gillet era diventato un'istituzione a Bari, tanto da ricevere le chiavi della città pugliese per numero di presenze e dopo aver portato i Galletti, nella prima parte di stagione 2009-2010, tra le migliori difese europee. Sul campo, le sue qualità si conoscono e sembrano esattamente opposte a quelle del suo "sostituto" dello scorso anno, quel Ferdinando Coppola protagonista nella miglior difesa del torneo con qualche brivido. Non troppo alto rispetto alla media internazionale, ma agilissimo tra i pali e soprendente para rigori è lui il primo tassello del nuovo Toro di Ventura. Impossibile parlare di scommessa.