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"Non è bello per nessuno calciatore dover assistere dall'esterno alle partite della propria squadra, senza poter avere l'occasione di incidere in prima persona sugli eventi che si osservano da fuori. Ancora peggio quando di una delle sue squadre si è il capitano e il simbolo, come accaduto a Glik in occasione della partita del Meazza contro l'Inter. Squalificato per aver raggiunto il limite di cinque ammonizioni, il difensore polacco ha dovuto osservare un turno di sospensione, proprio mentre i suoi compagni riuscivano nell'impresa di espugnare il campo dell'Inter.
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"Non c'è dubbio che anche Glik abbia gioito del successo dei suoi, ma è anche vero che da questa partita abbia potuto trarre spunti di riflessione importanti, soprattutto a causa dell'ottima partita di Jansson. La prestazione dello svedese, infatti, è una forte candidatura ad un ruolo da protagonista in questo finale di stagione e, chissà, anche nella prossima (ne abbiamo parlato nel dettaglio QUI). Glik, se vuole rimanere colonna inamovibile del Torino, dovrà fare di tutto per evitare che le nuove leve gli tolgano il posto, soprattutto a seguito di un anno di alti e bassi come è stato l'ultimo vissuto dall'ex Palermo, sospeso tra discrete prestazioni e bruschi capitomboli che hanno inficiato la solidità del pacchetto arretrato granata.
"L'occasione per riprendersi al meglio arriva contro l'Atalanta, contro la quale Glik dovrà dimostrare di volere a tutti i costi rimanere una prima scelta di questo Torino, come il rendimento degli scorsi anni e la fascia che indossa gli impongono. Una buona gara contro Pinilla e compagni rimetterebbe in sesto le gerarchie e aprirebbe a un'interessantissima rivalità interna che non può che far bene alla competitività del Torino. Inoltre, per Glik c'è anche da lanciarsi in maniera giusta per gli Europei di Francia, che il capitano granata può vivere da protagonista. A costo, prima, di dare tutto il necessario con il Torino, proprio a partire dalla sfida contro gli orobici.
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