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Glik e il Toro, una storia d’amore di 5 anni: dalla Serie B all’Europa

Redazione Toro News

Con l’approdo in massima serie, i pensieri di tutti i tifosi granata sono rivolti ad una sola partita, anzi a due: quelle contro la Juventus, per un derby che ritorna prepotentemente in auge dopo il periodo “nero” della squadra di Cairo. Kamil Glik si presenta alla prima stracittadina della sua vita carico a mille, allo Juventus Stadium, in quel freddo 1 dicembre del 2012. Grinta, tremendismo, cattiveria sportiva: Glik ha capito subito cosa significa giocare nel Toro, soprattutto quando si affronta la Juve. Forse, lo ha capito sin troppo bene: al 35’, infatti, un suo intervento a piedi uniti a centrocampo fa letteralmente saltare in aria Giaccherini. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rosso diretto. Quel gesto, per quanto scellerato (il Toro perderà poi 3-0), rimane nei cuori dei tifosi, e comincia a far nutrire sempre più simpatia nei confronti del gigante polacco. Gigante che si ripete al ritorno, facendosi però espellere nei minuti di recupero per una gomitata. Glik fa capire, nelle prime due occasioni, ai cugini qual è il colore che gli sta entrando dentro, qual è la fede che lo sta cambiando.