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Una trasferta sotto il segno del tre per il Torino a Bergamo. Tre come i punti ottenuti, che valgono il sorpasso in classifica a Reggina e Vicenza e regalano alla squadra granata un finale di stagione più facile da gestire, non con...
Una trasferta sotto il segno del tre per il Torino a Bergamo. Tre come i punti ottenuti, che valgono il sorpasso in classifica a Reggina e Vicenza e regalano alla squadra granata un finale di stagione più facile da gestire, non con l’obbligo della rincorsa. Ma tre anche come le vittorie consecutive ottenute (mai era successo in precedenza in questa stagione) e i successi esterni raccolti nelle ultime cinque uscite lontano da Torino.
Guardando le statistiche della gara giocata allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” non si può, tuttavia, non notare che nella conquista della vittoria ci sia stata anche un po’ di fortuna. L’AlbinoLeffe ha, infatti, concluso molto di più rispetto ai granata (14 a 7 i tiri totali), mentre per ciò che concerne quelli in porta la differenza quasi si annulla (4 a 3). Ciò significa che il Toro ha effettuato un’unica conclusione nello specchio della porta avversario oltre alle due reti, e precisamente quella di Antenucci ad inizio gara, con Tomasig bravissimo ad opporsi all’attaccante. Padroni di casa che comandano poi anche nell’indice riguardante l’attacco alla porta e nella protezione dell’area, oltre al numero di angoli battuti (11-5).
Tutte appannaggio del Toro, invece, le altre statistiche. Dal possesso palla (59 a 41%) alla supremazia territoriale, passando per percentuale di passaggi riusciti e pericolosità. Pari il numero di falli commessi: 19 per parte. Per ciò che concerne i numeri individuali, invece, Di Cesare è il record-man nelle palle recuperate (31), seguito da Piccinni (28) e Ogbonna, molto distanziato a quota 20. Dominio Toro nella classifica dei passaggi riusciti, con i primi sei posti tutti di marca granata: nell’ordine Budel (64), Ogbonna, D’Ambrosio, Zavagno, De Feudis, Di Cesare. Infine, i tiri, dove il podio è tutto azzurro. In vetta Cocco, a quota 4, seguito da Piccinni e Zenoni appaiati a quota tre. Da considerare, inoltre, come per la seconda volta di fila il Toro espugni Bergamo, sponda seriana, senza Bianchi. Già l’anno passato, infatti, ci fu l’assenza del capitano nella gara decisa dal rigore di Pià.
(foto: M. Dreosti)
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