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L'ex capitano granata Rolando Bianchi ha voluto ricordare Superga e il significato che assume per tifosi e giocatori granata in un'intervista rilasciata a Torino Oggi in occasione del 74esimo anniversario della tragedia.
"Il 4 maggio è sempre un momento molto toccante, di ricordo e di valori speciali. Si ricorda una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, non solo quella del Torino, che ha compiuto imprese che sono andate oltre lo sport, erano il simbolo di un Paese che si rialzava dopo la Guerra - ha esordito Bianchi, che poi ha ricordato cosa abbia significato per lui vivere da capitano la ricorrenza e leggere il nome degli Invincibili il 4 maggio - Rappresentare il Toro quel giorno significa spiegare ai più giovani il senso di appartenenza a quei colori, che attraverso il Grande Torino vivono qualcosa di magico".
Bianchi ha poi affermato in merito alla grande partecipazione da tutto il mondo del calcio al ricordo del Grande Torino: "Il Toro è una squadra diversa dalle altre, ha una storia triste, romantica ma bellissima che dal genitore si tramanda ai figli, per spiegare cosa era stata quella grande squadra, perché se ne mantenga vivo il ricordo. E' qualcosa di magico, di unico, non è un caso che abbia visto sia giovani che anziani piangere a Superga di fronte alla lapide: Valentino Mazzola e il Grande Torino sono immortali. Lettura dei nomi degli Invincibili a Superga? Un grandissimo onore, ma anche una responsabilità. In avvicinamento a quella data cercavo sempre di capire cosa si aspettasse la gente granata, perché quel momento è molto atteso e sentito. Volevo trasmettere la mia emozione con un tono di voce di un certo tipo, per far capire la partecipazione e l'importanza del momento.
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