Com'è il rapporto con Juric? "Sul campo è duro, ma fuori dal campo poi viene e ti spiega le cose correttamente. Io all'inizio avevo qualche difficoltà tatticamente, allora lui dopo il video o dopo l'allenamento mi faceva rimanere per spiegarmi le cose e farmi fare due o tre esercizi per farmi adattare al sistema di gioco"
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Cosa ti ha detto prima dell'esordio da titolare? "Mi ha sempre detto di stare tranquillo e di fare quello che avevamo provato in allenamento. Niente di speciale. Ho seguito i suoi consigli"
Ti sei subito trovato bene nella difesa a tre come ti sei trovato bene in quella a quattro? "La difesa a tre la facevo già ai tempi dell'Inter. Ma l'uno contro uno come lo vuole Juric non l'avevo mai fatto. Ma siccome ci alleniamo tanto, se lavori bene impari velocemente"
Pillon, tuo ex allenatore al Pescara, ti ha definito esplosivo e bravo nell'uno contro uno (QUI le sue parole a Toro News). Ti ritrovi in questa descrizione? "Mi ritrovo un po'. Mi piace l'uno contro uno, mi piace difendere, mi piace vincere il duello contro l'attaccante. Ti dà forza in partita"
La struttura fisica è importante. Quanto lavori sulla tua? "Fin da quando sono piccolo ho lavorato molto sulle gambe per mettere forza. Il mio stile di gioco si basa sull'esplosività, ho lavorato sulla forza per migliorare"
Hai parlato prima del rapporto con Djidji. Tra voi c'è più rivalità o una sana competizione? "In tutte le squadre c'è concorrenza. L'importante è avere un buon rapporto. Quando sono arrivato Djidji sapeva che facevo il suo stesso ruolo, ma è stato bravissimo ad aiutarmi lo stesso e a capire il gioco. Sono cose che non dimentico. Anche io l'ho fatto in passato, ho dato una mano a chi avrebbe poi preso il mio posto. L'ho fatto al Pescara con Davide Bettella"
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