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Grinta e spirito da grande squadra: il Toro schianta la Sampdoria

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L' Editoriale di Gino Strippoli / Granata con tenacia. A Marassi esce la quaterna in gol.

E adesso i molti detrattori che mai sono stati contenti di questo Toro, né dei 60 minuti fatti con il Bologna, né della prestazione e dei 90 minuti fatti con la Fiorentina, sebbene fiorirono solo due pareggi, saranno convinti che questo Toro ha solo il tempo per crescere sempre di più. Ed infatti nelle ultime tre partite c'è stato un crescendo graduale sfociato ieri a Marassi con una super partita giocata ad alto livello, grande intensità, grinta giusta, raddoppi veloci, scambi perfetti sia a centrocampo che in difesa. Palle lanciate perfettamente a occhi chiusi. Insomma una partita eccellente con velocità impressionante nei ripiegamenti quando si perdeva palla.

Il Toro è sempre imbattuto in trasferta ed è al sesto risultato utile consecutivo. In più si è sbloccato Belotti con una bella doppietta e il rigore è tutto suo conquistato con aggressività e voglia di spaccare il mondo. Difficile valutare il migliore di questa vittoria granata. È stato impressionante Ola Aina sulla fascia sinistra sia in fase di attacco che nei ripiegamenti, idem per De Silvestri che ha confezionato assist e cross sulla destra oltre che cucire in mezzo al campo. Meité sempre dominatore insieme a Rincon, due conquistadores di palloni vaganti ma anche capaci di costruire gioco dimostrando di essere una bella cerniera in mezzo al campo. Baselli, al di là dell' ingenuità sul fallo da rigore regalato ai blucerchiati, ha dimostrato buona continuità e qualità. Tutti hanno cercato il gol, compreso Berenguer, entrato sul finire della partita ma con la giusta mentalità, dando subito freschezza a centro campo e in fase offensiva.

01:55 min

Il Toro dopo aver subito il gol doriano ha tenuto duro cercando il quarto gol, arrivato con Izzo, colonna della retroguardia granata. Ma i granata non si sono accontentati cercando anche la quinta rete fino alla fine dei 94 minuti di gioco. Falque ha giocato con maestria, sfiorando il gol con un perfetto tiro che ha lambito il palo per poi centrare il bersaglio grosso con un colpo da maestro nella ripresa; ma lo spagnolo ha fornito una prestazione maiuscola sia a centrocampo che come supporto di Belotti. Già, il capitano, finalmente ha ricevuto palloni in area e i gol sono arrivati. I tre giocatori della retroguardia difesa da Sirigu sono stati imperiosi e oltre alla conferma ormai scontata di Nkoulou si è notato un grande Djidji che si è integrato benissimo dimostrando anche grande tecnica, giocando sempre con calma olimpica, senza mai rinviare frettolosamente ma giocandola sempre verso Ola Aina. Insomma, il Toro si dimostrato superiore in ogni fase alla Sampdoria dimostrando di essere sulla strada giusta verso una aspettativa che si chiama Europa. Bravo Mazzarri che sta costruendo sempre meglio questo Toro e bravo il suo vice Frustalupi che ha guidato in panchina ieri i granata alla vittoria.