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I bronzi di Torino fan cantare i canarini

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di Gino StrippoliC’era una volta …i Bronzi di Riace.. che una volta riesumati dalle acque fecero fare il giro del mondo alla nostra bella Italia. Mastodontici, possenti, imperiosi. Oggi, o meglio due giorni or sono e precisamente in...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino Strippoli

C’era una volta …i Bronzi di Riace.. che una volta riesumati dalle acque fecero fare il giro del mondo alla nostra bella Italia. Mastodontici, possenti, imperiosi. Oggi, o meglio due giorni or sono e precisamente in un funesto sabato 17 dicembre, l’Italia di serie B. quella pallonara, quella del gioco del calcio, ha scoperto che a infastidire le gesta e la notorietà delle due storiche statue bronzee riacesi esistono due nuovi bronzi, quelli di Torino. A scoprirli un ragazzetto di nome Greco. Due  nuovi bronzi, quindi, che hanno fatto felici i tifosi modenesi. Come dire? Imperiosi? Mastodontici? Possenti? Si il signor portiere Coppola e quel centrale difensivo che fa di nome Glik  sono i nuovi bronzi di Torino. Coloro che grazie alle loro gesta sul campo dei canarini hanno fatto tracollare un Toro sino a quel momento sicuro nelle sue giocate. Un Toro che ha fatto bel gioco per almeno 60 minuti sino a quando  qualcuno ha deciso che era giusto, per chi non avesse mai visto i Bronzi di Riace, far conoscere i nostri due bronzi vivi e vegeti. C’e davvero poco da raccontare o meglio ci sarebbe molto da dire, visto che il Toro sbuffa davvero e a più non posso. Inutile e innegabile non riconoscere che il Torino h portiere che non ha mai reso sicura la linea difesa, tanto meno ha reso sicuri i tifosi.

E’ vero il Torino ha la miglior difesa del campionato ma non certo per merito di Coppola. Se si esclude la partita col Sassolo, dove il Ferdinando ha compiuto due parate decisive, il portiere granata non si è mai distinto per grandi parate questo grazie al filtro dei centrocampisti e dei difensori granata che spesso non hanno messo nelle condizioni gli avversari di tirare in porta. Ma  ad ogni traversone, in ogni momento in cui il portiere doveva far leva sulle gambe e uscire in presa  alta ha sempre titubato. Per non parlare dei disimpegni con i piedi. Quel gioco di Ventura che fa del giocatore numero uno il primo iniziatore di ogni azione è un gioco che abbisogna di un portiere con certe caratteristiche che Coppola non possiede. Prendete le caratteristiche fisiche e tecniche di Gillet e capirete subito la  differenza. Inutile piangersi addosso, Gillet è stato un bel sogno d’estate ma oggi il Torino non ha un portiere capace interpretare il gioco di Ventura.  Un portiere che comandi la difesa, che parli e gridi ai difensori in caso di pericolo, che sappia uscire nelle prese alte e nelle prese basse: tutto ciò che non possiede Coppola, e dire che per correttezza i  tifosi, nonostante  i mugugni lo hanno sempre sostenuto  però ciò che si è visto a Modena non da molto scampo a Coppola. Se è vero che Glik ha commesso l’errore marchiano di non buttare quel pallone sulle tribune o in calcio d’angolo , insomma alla viva al parroco ( e a volte ci sta di fare queste cose) il portiere granata non si è premunito ne di gridare al polacco: “ tirala via” -  “attento, buttala in angolo” ne tantomeno, visto l’erroraccio, di uscire tempestivamente coi piedi, e c’era  tutto il tempo se funziona la testa di un portiere, se c’è lucidità per capire il pericolo. Invece Coppola cosa fa? Prima abbozza un uscita timida quanto inefficace per esibirsi in un duetto personale con Glik: la prendi tu ? La prendo io. La prendi tu la prendo io. La presa  Greco dal dischetto del rigore.  Si è vero, l’arbitro ha sbagliato a espellere  Coppola, visto che il fallo lo ha fatto Glik, ma non cambia di certo la dinamica del’azione e del risultato. E prima ancora il portiere granata nel primo tempo per ben due volte ha caracollato  in due uscite alte: una  andando per farfalle graziato poi dall’intervento dei centrali granata e successivamente su un traversone  tranquillo  dove lui doveva solo alzarsi e bloccare in presa alta… invece cosa fa il portiere, tra l’altro libero da pressioni degli avanti modenesi? Va in alto a respingere di pugno una palla davvero da prendere al bacio e consegnarla ai canarini – centrocampisti.

Che dire nessuno c’è l’ha con Coppola per partito preso ma per partita persa si come per tante partite in cui è sempre parso poco reattivo. Siccome l’uomo è sempre da difendere questa  vuol essere una critica che faccia scattare magari Coppola come una molla nelle prossime partite anche se a dire il vero dubito molto visto che le sue qualità le conosciamo tutti. Di Glik, laltro brozo di Torino? Che dire? Sciagura! Avesse conosciuto qualche allenatore delle giovanili granata degli anni ’60 e ’70 se lo sarebbero mangiato per traverso. Pressato da uno sgusciante e furbo Greco cosa fa? Protegge la palla in attesa del suo “gemello”, e che attesa, al posto di scagliarla via. Ingenuo ma anche maldestro e imperdonabile.  Se questo è un centrale per la serie A  allora sarà davvero dura, anche perché anche col Pescara si era esibito in compartecipazione con D’Ambrosio nel regalo del secondo gol. Ventura è un grande lavoratore e allenatore  e siamo tutti contenti di come sta conducendo la squadra, sta a lui registrar questi disguidi e porre rimedio ma a volte quella palla che deve frullare e salutare farla frullare , pur senza spersonalizzare il suo gioco, in avanti.

Contro il Modena la palla nel secondo tempo, si era ancora sullo 0-1, con un lancio diretto  ha frullato dai limiti dell’area avversaria, dove di solito si cerca il tiro, sino a raggiungere Coppola. Questo proprio non si deve fare. Li in quell’occasione si deve cercare il tiro o l’invenzione. Il Modena era allo sbaraglio, era piegato su se stesso e noi lo abbiamo rivitalizzato grazie anche ad azioni come queste. Allora , va bene il gioco venturi ano fatto di retropassaggi per stanare gli avversari ma quando l’avversario è piegato su se stesso  “quanno c’è vo c’è vo” si va avanti e non indietro. Il gioco del gambero è un bel gioco ma a volte dura poco. L’altra faccia della medaglia? Il Toro dal centrocampo in su è stato una fucina di occasioni nel primo tempo almeno 4 occasioni da gol e la super rete, il gollasso di Stevanovic. Con i se e con i ma non si va mai da nessuna parte ma con un Vives finalmente in  forma forse mettendolo  a rafforzare il centrocampo, rendendo così l’azione granata  imprevedibile anche in fase offensiva forse ma dico forse qualcosa sarebbe cambiato. E comunque ancora forza e grazie Ventura, la fiducia è una cosa seria e i tifosi granata hanno  la massima fiducia in te. Buon Natale  a tutti e non dimentichiamo siamo sempre primi e tutti zitti!

 

(foto M. Dreosti)