Dopo la caterva di occasioni da rete sprecate, fallite o respinte delle ultime due partite casalinghe il Toro questa sera centra l’obiettivo del passaggio del turno con una percentuale realizzativa di poco inferiore al 50%. Sono i tre centrocampisti a mettere il loro nome sul tabellino dei marcatori e anche questa è una rarità
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I centrocampisti salvano il Toro
Corini ha segnato con un preciso diagonale su assist di Barone dopo che Ventola saggiamente aveva lasciato sfilare la sfera, saggiamente perché l’attaccante barese ha sciupato praticamente tutti i palloni che ha toccato. Corini poi si è rivelato uomo assist quando ha battuto una morbida punizione che Zanetti con un preciso colpo di testa ha insaccato nel recupero del primo tempo. Barone infine ha tolto le castagne dal fuoco nel primo tempo supplementare concludendo a rete una pregevole azione iniziata da Rosina (unica giocata positiva del capitano) e proseguita da Rubin. I due centrocampisti più esperti hanno comunque tratto giovamento dalla rete, Barone dopo il gol si è trasformato rendendosi più mobile e più spregiudicato nelle giocate, Corini invece a dispetto dell’età è stato sempre il granata più lucido in campo.
La partita era utile oltre che per il passaggio del turno anche per mettere minuti nelle gambe di giocatori meno utilizzati, in particolare Calderoni, Natali e Malonga ma anche Ogbonna, Barone e Abate (escludo Ventola perché dopo la terza prova pessima nell’ultima settimana si è precluso, penso, la possibilità di tornare a giocare se non a causa di infortuni o squalifiche dei suoi pari ruolo)Calderoni ha dimostrato di essere un buon secondo con caratteristiche molto simili a quelle di Sereni; Natali che non giocava da sei mesi avrà fatto una fatica enorme a finire i supplementari tanto è che nel secondo tempo è stato colpito da crampi, buona comunque la conduzione della difesa; Malonga invece è stato sfortunato perché dopo un buon inizio dove si era procurato anche un rigore molto più netto di quello assegnato al Livorno è dovuto uscire per una botta al ginocchio.
Ogbonna e Barone hanno dimostrato di essere dei validissimi rincalzi pronti a sostituire i compagni titolari senza far scendere di troppo la forza della squadra, mentre ad Abate in questo momento manca solo la condizione, ma nell’ora che è rimasto in campo ha dimostrato, attualmente, di essere più utile alla squadra del capitano Rosina. Una vera e propria involuzione quella del numero 10 granata che oggi è culminata nel passaggio sciagurato che ha poi causato il rigore che ha costretto le squadre ai supplementari; in questo momento passa la palla quando dovrebbe tenerla e la tiene quando dovrebbe passarla; ci auguriamo di rivedere al più presto il giocatore che il primo anno di serie A ha trascinato alla salvezza il Toro grazie alle sue giocate.
Complice anche l’andamento delle segnature il Torino si è limitato a controllare la partita dando l’impressione soprattutto nel secondo tempo di avere meno birra in corpo degli avversari, manca sempre il colpo del ko, quello che permetterebbe di concludere le partite senza ansie. Importante comunque era passare il turno e lo si è passato purtroppo c’è stato l’infortunio a Malonga, unica vera cosa stonata della serata oltre al fatto di aver giocato i tempi supplementari
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