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Dopo quattro giorni di allenamenti “blindati” a Coverciano, diventa difficile ipotizzare quale sarà la squadra che De Biasi manderà in campo nell’anticipo di Bologna. Lavorando a porte chiuse, non è stato facile carpire informazioni, ma da quanto è filtrato dal ritiro fiorentino, il Toro di domani sera non sarà molto diverso da quello che ha battuto il Catanzaro. Il modulo continuerà ad essere il 4-4-2, con una sola novità in difesa. Davanti a Taibi, i due esterni saranno Nicola a destra (Martinelli ha sempre lavorato a parte in settimana) e Balestri a sinistra, mentre la coppia centrale dovrebbe essere composta da Doudou e Melara, favorito su Orfei per sostituire lo squalificato capitan Brevi.A centrocampo permangono i maggiori dubbi, ma alla fine De Biasi dovrebbe optare per il tandem Gallo-Ardito. Il primo non ha convinto appieno finora, ma è l’unico autentico regista della rosa, il secondo ha avuto qualche problema (al pari di Longo, influenzato), ma la contrattura alla schiena non sembra grave e il “maratoneta” granata, uno dei pochi insostituibili della rosa, sarà regolarmente in campo. Ancora panchina, quindi, per il ghanese Edusei, che pareva avere concrete chance di giocare dall’inizio, tornando a comporre la cerniera centrale con Ardito, come era successo per quasi tutto il girone di andata. Sugli esterni, dovrebbe toccare a Lazetic e Rosina, anche se è certa la presenza solo dell’ex parmense: non si può escludere che alla fine venga concessa una chance dal primo minuto a Claudio Ferrarese, che è in grado di disimpegnarsi con la stessa efficacia sia a destra che sulla mancina.In attacco, per la quarta gara consecutiva, il Toro partirà con Abbruscato e Stellone. L’ex genoano ha accusato un leggero affaticamento ma non dovrebbero esserci problemi per il suo impiego, anche se Muzzi è pronto. L’idea di De Biasi è però quella di centellinare il rientro del suo numero 9: dopo lo stiramento accusato a metà dicembre contro il Brescia e la ricaduta accusata a Bari, non si possono correre rischi di un nuovo stop. Muzzi è importante, soprattutto perché nessuna squadra di serie B è in grado di far alzare dalla panchina un attaccante che in carriera ha segnato quasi 90 gol solo in serie A. L’ex laziale può diventare l’arma letale granata da giocare a gara in corso, magari per cambiare il volto di una partita eventualmente compromessa o comunque per aggiungere freschezza in luogo di uno dei due titolari.Elvis Abbruscato, dopo aver rotto il ghiaccio nel finale della gara col Catanzaro, è chiamato alla conferma, sperando che la sosta e il lavoro fatto in questi dieci giorni siano serviti per favorire il suo inserimento e l’affinamento dell’intesa con Stellone. Contro il Bologna degli ex Mandorlini, Mezzano, Pecchia, Marazzina, Zaccarelli (e, in un certo senso, anche Nervo), ci vorrà una prova super e un attacco in grado di sfruttare al massimo le occasioni che capiteranno. Al Dall’Ara il Toro si gioca una gran fetta della sua stagione, almeno per quanto riguarda l’obiettivo promozione diretta.
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