I numeri del Bologna

di Andrea Rosselli

Dopo 29 giornate di campionato, il Bologna è fermo a quota 38 punti e si trova invischiato nel gruppone di metà classifica, ben al di sotto di quella zona promozione che rappresentava...

di Andrea Rosselli

Dopo 29 giornate di campionato, il Bologna è fermo a quota 38 punti e si trova invischiato nel gruppone di metà classifica, ben al di sotto di quella zona promozione che rappresentava indubbiamente l’obiettivo della vigilia. Il quarto posto attualmente occupato dal Cesena è lontano ben 12 lunghezze, mentre il quartultimo posto della Ternana è addirittura più vicino di un punto.Il leit motiv della stagione felsinea è stata sicuramente la mancanza di continuità. Soltanto in due occasioni la squadra rossoblu è riuscita a vincere due partite di fila e mai di più: oltretutto, a complicare le cose ci si è anche messa una serie di ben nove partite senza riuscire a portare a casa i tre punti, il tutto a cavallo tra la 11ma e la 19ma giornata. Al termine di quella serie negativa, che nemmeno l’avvento di Mandolini al posto di Ulivieri riuscì ad interrompere, il Bologna si trovava addirittura in zona retrocessione.Dei 38 punti conquistati finora, ben 24 sono arrivati tra le mura amiche, dove i rossoblu vantano un bilancio di sette vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Molto più deficitario il rendimento esterno, soprattutto a cause dell’elevato numero di pareggi (ben 8, nessuno ne ha conseguiti di più), a fronte di due sole vittorie.Un altro dato che fa riflettere è quello della differenza reti negativa, seppur di una sola lunghezza: 31 i gol fatti e 32 quelli subiti. Anche la distribuzione delle realizzazioni lascia molto a desiderare: la metà dei gol sono stati messi a segno da un solo giocatore, l’esperto bomber Claudio Bellucci (secondo nella classifica marcatori alle spalle di Bucchi). Alle sue spalle il vuoto: nessun altro giocatore ha infatti segnato più di tre gol (Della Rocca e Pecchia), mentre a quota due troviamo Vignaroli e con una rete a testa Amoroso, Loviso, Smit e le vecchie conoscenze granata Mezzano e Marazzina.