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I numeri di Torino-Catania

Redazione Toro News

Quella col Catania è la classica sfida insidiosa che un approccio superficiale alla partita del Toro potrebbe trasformare in una mancata vittoria. I granata vincono in casa, all’Olimpico, da 2 turni consecutivi: 1-0...

"Quella col Catania è la classica sfida insidiosa che un approccio superficiale alla partita del Toro potrebbe trasformare in una mancata vittoria. I granata vincono in casa, all’Olimpico, da 2 turni consecutivi: 1-0 alla Samp, e 2-0 al Cagliari. Catania che, invece, nei primi 11 turni di campionato non ha ancora fatto bottino pieno lontano dalle mura amiche del Massimino. I tre punti sono quindi d’obbligo, contro un avversario di fascia medio bassa e che tradizionalmente non ha mai avuto troppa fortuna quando ha affronato le maglie granata in trasferta. La storia e le statistiche, infatti, ci narrano che quella di Torino, sponda granata, è una trasferta tabù per gli etnei. In 14 precedenti giocati nella città della mole, i siciliani non hanno mai conquistato il risultato pieno, ottenendo solo 5 pareggi, e segnando la miseria di 8 goal. Il Toro, dal canto suo, ha battuto 9 volte il Catania, in casa, realizzando ben 21 goal.

"Dieci i match giocati in massima serie, quattro invece quelli disputati in serie B. Tra i cadetti, il primo scontro è abbastanza datato nel tempo. Stagione 1959-60, finì 1-1, e, a fine anno, tutte e due le compagini furono promosse in serie A; il Toro lo vinse quel campionato, il Catania arrivò terzo. Gli altri tre precedenti di B sono abbastanza recenti e vedono i granata conquistare l’intera posta in palio in tutte e tre le occasioni. Nella stagione 2003-04 finì 1-0; fu una stagione deludente per entrambe le squadre, che rimasero in B. Gli etnei chiusero quel campionato al 9^ posto, il Toro addirittura al 12^. Campionato, quello 2003-04, che rimarrà nella storia per l’allargamento a 24 squadre della serie cadetta, dovuto proprio al cosiddetto “caso Catania”, risalente alla stagione precedente. Un’ estate di proteste, davanti alle sedi dei principali organi sportivi italiani, dei suoi tifosi, e una serie innumerevole di ricorsi e contro ricorsi al Tar, consentì al Catania di rimanere in B, nonostante la retrocessione sul campo. Fu quella una delle estati più travagliate per il calcio di casa nostra, seconda probabilmente soltanto a Calciopoli.

"Tornando ai precedenti, gli altri 2, giocati in serie B, riguardano le stagioni successive a questa: 2004-05, 2-1 per il Toro, con goal di Ferrante, allora al Catania, e rimonta di Maniero e Humberto, al 93’. Il Catania chiude il campionato all’ 11^ posto, il Toro terzo, vince i play-off e viene promosso. Ma a seguito del fallimento finanziario dovuto alla gestione Cimminelli non viene iscritto al Campionato. Attraverso il Lodo Petrucci, il patrimonio sportivo viene conservato per mezzo della creazione di una nuova società, quella attuale, il Torino FC di Urbano Cairo, che ripartirà dalla Serie B, nel campionato 2005-2006. In quel campionato, Torino-Catania è in programma alla 35^ giornata. Il Toro vince ancora per 2-1 e ancora in rimonta con goal decisivo a tempo scaduto: al vantaggio etneo di De Zerbi, risponde Abbruscato, e, il rigore di Rosina al 90’, completa la rimonta. E’, questa, l’ultima annata di purgatorio in cadetteria per entrambe. A fine campionato, infatti, tutte e due le compagini vengono promosse: il Catania direttamente, il Toro attraverso i play-off, dopo un’entusiasmante finale contro il Mantova.

"Infine, per quanto riguarda i precedenti tra i due allenatori, Novellino è in vantaggio negli scontri diretti contro il collega Baldini. In 10 precedenti giocati tra C1, B e massima serie, Monzon ha ottenuto 6 vittorie e un pareggio. 3, invece, le vittorie di Baldini. Contro il Catania il mister irpino ha un bilancio tutto sommato equilibrato: 2 vittorie, 2 sconfitte e un pareggio in 5 precedenti. Baldini ha invece affrontato il Torino ben nove volte da avversario in panchina, ottenendo soltanto 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.