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I nuovi dietro la lavagna

Redazione Toro News

Non aver subito gol, dopo gli errori che avevano caratterizzato le scorse gare, è stata una mezza vittoria, ma quella che contava davvero non è arrivata neanche a Bergamo. Questo gennaio è davvero...

"Non aver subito gol, dopo gli errori che avevano caratterizzato le scorse gare, è stata una mezza vittoria, ma quella che contava davvero non è arrivata neanche a Bergamo. Questo gennaio è davvero freddissimo per il Toro, che non ha ancora portato a casa un successo nel nuovo anno: tre pareggi e una sconfitta sono una media da retrocessione, non da squadra che insegue la serie A.

"Il rallentamento è coinciso proprio con il momento in cui le dirette concorrenti hanno iniziato ad accelerare. E per un Torino incapace di battere l’AlbinoLeffe c’è invece un’Atalanta che ha sbancato Trieste con autorità: la gara interna contro i bergamaschi del 30 gennaio sarà un’occasione da non fallire a tutti i costi. Sperando che nel corso della settimana che va ad iniziare, il presidente Cairo regali (come ha lasciato intendere) un paio di rinforzi di qualità. Il mercato a gennaio è difficile, chi ha buoni giocatori non li cede a questo punto della stagione, ma qualcosa va fatto per raddrizzare la rotta della nave. In queste ultime gare al Toro è girata anche male, ma è indubbio che la squadra non mostra più la stessa personalità dei mesi autunnali. E, quel che è più grave, i cinque acquisti di gennaio finora hanno tutti deluso, chi per una ragione chi per l’altra.

"Era ovvio che la rosa andasse rimpolpata, dal momento che fino a Natale avevano giocato quasi sempre gli stessi 15 o 16, ma si sperava che oltre alla quantità fosse stata immessa della qualità, dal momento che si trattava di elementi provenienti dalla categoria superiore. Contro l’AlbinoLeffe solo Ferrarese è sceso in campo dall’inizio, tra i nuovi. Se non è una bocciatura, poco ci manca.

"Gallo, dopo un ottimo primo tempo contro il Pescara, a Bari era piaciuto assai meno, ora è infortunato e ne avrà ancora per un paio di settimane. Melara, le cui prove sono andate in costante calando, a Bergamo è finito addirittura in tribuna, Lazetic è entrato solo nella ripresa, ma essendo l’ultimo arrivato è anche quello sul quale diventa più difficile dare un giudizio.

"La vera grande delusione si chiama Zisis Vryzas. Se anche in assenza di Muzzi, in una partita da vincere a tutti i costi, resta fuori dagli undici iniziali e De Biasi lo utilizza solo come carta della disperazione a una dozzina di minuti dal termine, significa che il greco avrà una parte marginale nel progetto Toro. Adesso si comincia a capire perché nella Fiorentina non aveva mai spazio… Forse siamo troppo severi, ma il campione d’Europa appare lontano anni luce dal giocatore che a Perugia aveva fatto benissimo e due anni fa aveva contribuito alla risalita in A dei cugini viola. Appunto, due anni fa…

"Non sono tanto gli errori di mira, anche se c’entrano pure quelli (ancora grida vendetta il gol fallito nel finale contro l’AlbinoLeffe), quanto la sensazione di pesantezza che Vryzas dimostra. Certo, giocando poco diventa difficile trovare la forma, ma d’altra parte non può essere il Toro a far fare il rodaggio a un giocatore che è palesemente fuori condizione. Il cambio di modulo, con il 4-4-2 ripudiato a favore dell’albero di Natale 4-3-2-1 (poi ricorretto in 4-2-3-1 a partita in corso) può essere una soluzione riproponibile, ma forse con altri interpreti. A questo Toro servono un uomo di qualità in mezzo al campo, dotato di tiro da fuori e una certa confidenza con il gol, oltre ad una punta vera. Per non dover vivere di solo Stellone (con tutti i problemi che ancora angustiano l’ex genoano) e dover sperare in san Muzzi, la cui assenza oggi si paga a carissimo prezzo.

"Quello che si deve evitare, in questa fase, è comunque il disfattismo o il catastrofismo. Il Toro è in crisi, inutile negarlo, ma tutti sapevamo che prima o dopo questo momento sarebbe arrivato. Ora bisogna uscirne tutti assieme, facendo quadrato giocatori, staff tecnico, società e tifosi. Evitando i processi sommari, ma lavorando duro per ritrovare lo smalto migliore già contro l’Atalanta.