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I voti alla difesa / parte 1

Redazione Toro News

Giunti quasi al termine del girone d'andata è arrivato il tempo di tracciare un bilancio per valutare la prima parte di stagione: TN quest'anno ha deciso di analizzare i giocatori in blocchi andando a riportare sia la media...

Giunti quasi al termine del girone d'andata è arrivato il tempo di tracciare un bilancio per valutare la prima parte di stagione: TN quest'anno ha deciso di analizzare i giocatori in blocchi andando a riportare sia la media aritmetica dei voti raccolti durante il campionato sia un giudizio numerico complessivo per restituire contemporanea sia una valutazione generale dell'apporto del singolo giocatore sul momento della squadra sia il suo contributo in campo.

Il reparto arretrato della squadra di Ventura è stato senz'altro il fiore all'occhiello della compagine granata, per larghi tratti di stagione in vetta alle graduatorie come meno battuta d'Europa, ed in grado di mantenere il possesso del pallone ed amministrarlo con calma e freddezza cercando di non sprecare mai nessuna giocata nemmeno nelle situazioni più complicate.

Fernando COPPOLA (presenze 20 / reti subite 13)

Il portierone napoletano, reduce dalla promozione in serie A col Siena, è partito un po' a rilento, faticando ad adattarsi alle richieste di Ventura che lo voleva partecipe al gioco coi piedi. Col passare delle settimane Nando ha acquistato fiducia nelle proprie capacità tecniche fino a controllare e giocare il pallone con una freddezza e tranquillità spesso incompresa dai tifosi sugli spalti: più volte durante l'anno, con le sole eccezioni di Juve Stabia e Gubbio, l'estremo difensore granata ha risposto alla pressione avversaria con finte e passaggi sicuri - come non ricordarsi del doppio passo su Maccarone a Genova o del taglio verso l'esterno su Halfredsson a Verona e su Ruopolo a Padova - trasmettendo sicurezza ai compagni e dimostrando grande personalità per essere un giocatore che in carriera non era mai stato coinvolto in situazioni di questo tipo.

Tra i pali quando è stato chiamato in causa ha risposto presente, con le grandi parate compiute contro Sassuolo e Crotone, dimostrando doti caratteriali notevoli: se per un portiere che gioca in squadre che concedono molte conclusioni a rete è più facile esaltarsi perchè statisticamente ha più occasioni per mettersi in mostra, non lo è altrettano risultare decisivo per chi, poco impiegato durante una o più partite, deve mantenere la lucidità e la concentrazione giusta per intervenire in un'unica occasione.

Da rivedere, invece, il suo comportamento nelle uscite: i problemi di comprensione coi difensori sono costati al Torino le uniche due sconfitte - Padova esclusa - della stagione e spesso, soprattutto per i palloni vaganti in area piccola su calci d'angolo o punizioni scodellate in mezzo, non s'impone con la dovuta autorità preferendo la respinta o la smanacciata alla presa.

Voto: 6 (media partita: 5,70)

Angelo OGBONNA (presenze 18 / reti segnate 0)

La convocazione e l'esordio nella nazionale di Prandelli l'hanno caricato molto e le prestazioni del difensore ne hanno risentito alla grande. Nonostante il doppio impegno il giovane cresciuto nel vivaio granata ha comunque saputo mantenere il carisma e la concentrazione che lo contraddistinguono senza sottovalutare la categoria inferiore. Dal punto di vista tattico il giocatore è cresciuto molto ed ha dimostrato che i proclami di inizio stagione che da più parti esaltavano l'importanza per Ogbonna di passare una stagione sotto la guida di Ventura sono stati confermati.

Il giocatore deve ancora crescere, forse, dal punto di vista della continuità: anche nel suo caso non è facile mantenere la concentrazione per tutti i 90' giocando contro squadre che faticano a far sentire la loro pressione offensiva. Per il resto si sta confermando sugli altissimi livelli che l'avevano consacrato la scorsa stagione.

Voto: 7 (media partita: 6,40)

Francesco PRATALI (presenze 4 / reti segnate 0)

Ad avvalorare ulteriormente il suo contributo alla causa granata c'è poi la sua importanza offensiva: in due sole apparizioni da titolare il centrale difensivo si è contraddistinto per i suoi inserimenti offensivi finalizzati all'incornata a rete. Per il momento queste giocate non hanno portato i risultati sperati, ma continuando su questa strada l'ex Empoli potrebbe anche ritagliarsi un rinnovo del contratto ed uno spazio, magari come comprimario, nel Toro dell'anno prossimo.

Voto: 6,5 (media partita: 6,16)

Kamil GLIK (presenze 12 /reti segnate 0)

Dal punto di vista del carattere il giocatore deve però ancora migliorare: troppo spesso si lascia trascinare dalle provocazioni degli avversari e, se nella circostanza appena elencata s'era ben comportato, in altre situazioni è stato necessario l'intervento dei compagni per calmarlo od impedirgi di venire a contatto con gli altri.

Voto: 6,5 (media partita: 5,75)

Valerio DI CESARE (presenze 11 /reti segnate 0)

Al pari del suo altergo polacco anche l'ex Vicenza ha dato dimostrazione di affidabilità facendo superare anche ai più scettici le perplessità legate alla passata stagione. Giampiero Ventura, fin dal ritiro estivo, aveva messo in chiaro la situazione tra lui e Glik incentivando la competitività positiva tra i due per guadagnarsi il posto da titolare ed i risultati sono stati positivi: pur avendo caratteristiche diverse dal centrale polacco Di Cesare ha saputo giocare bene le proprie carte ben figurando anche quando è stato chiamato a sacrificarsi in posizione non sue per il bene della squadra (vd. trasferta a Crotone).

Sotto il profilo tecnico il giocatore ha anche dimostrato ottime qualità palla al piede, dimostrando di essere molto abile non soltanto a far girare la sfera ma anche ad inserirsi in avanti e, all'occorrenza, lanciarsi in lunghe sortite dalle retrovie. Come nel caso degli altri centrali soltanto l'imprecisione e la sfortuna gli ha negato di timbrare il cartellino sulle situazioni orchestrate da palle da fermo: calci d'angolo e punizioni che nel proseguio di stagione potranno regalare al Toro tante soddisfazioni.

Voto: 6,5 (media partita: 6,11)

(foto M.Dreosti)