‘Iaio’ e quella chiamata alle armi

L’ha promesso a Mantova girandosi verso i tifosi: le sue dita hanno disegnato nell’aria il 2-0. L’ha fatto con la sua faccia da indiano mentre si avviava al combattimento, ultima battaglia della stagione....

"L’ha promesso a Mantova girandosi verso i tifosi: le sue dita hanno disegnato nell’aria il 2-0. L’ha fatto con la sua faccia da indiano mentre si avviava al combattimento, ultima battaglia della stagione. E’ diventata la sua ossessione, perché quel 2-0 l’ha ribadito ai 1500 di Borgaro mentre rientrava negli spogliatoi. Iacopo, Iaio per gli amici e i granata, per tutto l’anno ha simboleggiato la riscossa e la forza di volontà, i capelli leoncini al vento a macinare chilometri su e giù per la fascia, ad arare il campo, come spesso l’ha definito De Biasi. All’ex reggino è stato affidato il compito della combattività e della grinta, uno di quelli che al Toro si fanno amare dal primo sguardo diretto, al primo affondo senza paura.

"E’ stato eletto anche il “bello” del gruppo, prima che arrivasse Melara, ma questo non gli ha creato invidie e antipatie alla Galante, perché lui non è tipo da discoteche e veline, fatica in campo, si è sempre fatto trovare pronto e non ha mai mancato un appuntamento se non per lievi infortuni e qualche squalifica. Sa usare anche molta intelligenza in campo e fuori: è da mesi diffidato, ma è riuscito a non farsi qualificare per non mancare gli appuntamenti dell’ultimo periodo di campionato. A Brevi e Gallo sono stati dati i gradi capitano al primo e di psicologo al secondo, abili con la loro esperienza di comandare i compagni durante la partita, ma la grinta, la voglia di vincere, di non lasciare mai nulla di incompiuto è tutta di Iacopo, colui che più di tutti ha capito cosa vuol dire il Toro, la forza della Maratona e la combattività all’ultima goccia di sudore.

"Sarò un protagonista dell’ultima chiamata alle armi, ha segnato di destro strabiliando i fondamentali del calcio, per cui nulla gli è impossibile, se non tenere fede ad una promessa nata più dal cuore che dalla ragione. Balestri sogna con la sua gente, l’impresa è alla portata di tutti.