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Per parlare del match in programma questa sera allo stadio Armando Picchi tra Livorno e Torino abbiamo contattato Igor Vanni, giornalista che segue quotidianamente i toscani per La Nazione. Qual è lo stato d’animo dei labronici a poche ore dalla sfida con il Torino? Inutile dire che non è dei migliori: quattro sconfitte consecutive pesano, soprattutto se si considera che almeno tre di queste sono arrivate contro squadre alla portata. Il malumore è causato soprattutto dalla partita con il Verona (rigore inesistente a tempo scaduto) e da quella contro la Sampdoria (ingenuità che hanno causato i penalties blucerchiati), in cui il Livorno ha giocato bene. Con il Bologna invece è arrivato un passo indietro sul piano del gioco. Chi mancherà con i granata? Sicuramente l’ex Belingheri, fermo da 10 giorni per un pestone, Decarli per un problema al ginocchio e Siligardi per squalifica. Greco invece, reduce da un disturbo muscolare, si accomoderà probabilmente in panchina. A proposito di Siligardi: peserà particolarmente la sua assenza? Penso di sì, anche perché Emeghara con il Bologna è stato piuttosto deludente. La situazione di Nicola è salda? Il Livorno quest’anno ha una rosa mediocre e in città è opinione comune che lui sia l’unico in grado di salvare questa squadra: ha unito il gruppo e gli ha dato un gioco, come testimonia anche la partita di Napoli dove, pur sconfitti, gli amaranto hanno avuto un buon possesso palla. E’ chiaro però che l’anno scorso, in serie B, potevi permetterti un gioco offensivo e divertente, ora non è più la stessa cosa e servono più cattiveria e convinzione. Il lavoro non sarà facile anche perché in rosa ci sono molti esordienti nel massimo campionato. Stasera cosa ci dobbiamo aspettare? Una partita gagliarda. La piazza capisce le difficoltà e sostiene la squadra. Bisogna reagire sul campo al momento no, anche se poi possono intervenire moltissimi fattori differenti a decidere una gara.
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