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Il Toro che non t’aspetti. Domina la Roma e non vince solo perché sembra che proprio non lo voglia! Alla fiera delle occasioni granata ce n’è per tutti i gusti, dai pali al rigore non concesso, dalle parate di Doni agli errori di mira fino ad arrivare alla più grossolana delle occasioni gettate al vento con Rosina e Di Michele che si ostacolano a vicenda pur di non buttarla dentro. Alla faccia di chi in estate aveva giurato che i due non si sarebbero pestati i piedi ! Ad ogni modo abbiamo sempre detto che per giudicare una prestazione non bisogna partire dal risultato e continuiamo a sostenerlo, per cui oggi occorre soprattutto sottolineare l’ottima prova del centrocampo, quella dignitosa della difesa che ha in Sereni il solito baluardo invalicabile e quella volitiva ma confusionaria di un attacco che prometteva di essere cosmico ma che ieri si è rivelato a tratti comico… CHI SALE:DI LORETO Conferma i progressi fatti intravedere nelle partite precedenti risultando alla fine tra i migliori in campo e certamente il più positivo del suo reparto. Sempre più preciso ed autoritario negli interventi e nel gestire il pallone, non rischia praticamente nulla a parte, forse, in occasione dell’azione del rigore chiesto dalla Roma laddove però probabilmente subisce anche fallo.ZANETTI Anche per lui vistosi progressi, sbaglia ancora qualche appoggio ma recupera una miriade di palloni aiutando Corini e la difesa in modo tanto superbo quanto determinante. Non esita a farsi vedere anche lì davanti con un colpo di testa troppo “pulito” che Doni neutralizza. Gioca con grinta e determinazione e per fermarlo ci vuole l’arbitro che si mette in mezzo ostacolando una sua ripartenza.BARONE Anche qui restiamo nel campo dei progressi continui. Gli unici dubbi provengono dai motivi per cui Novellino gli ha risparmiato gli ultimi minuti. Aveva già dato tutto? Finché è in campo, gioca una partita molto positiva con inserimenti giusti, lanci precisi ed invitanti (soprattutto per Di Michele), chiusure e triangolazioni puntuali. Spadroneggia insomma a centrocampo vincendo tutti i confronti con i più accreditati giallorossi sfoderando una prestazione che sarebbe da incorniciare se solo avesse trovato il gol in una delle occasioni avute.CORINI Agevolato dalla verve di Zanetti e Barone, si dedica più del solito nel lavoro di costruzione del gioco in modo intelligente e mai rischioso. Si vede tutta la sua lucidità ed esperienza quando amministra la palla e la smista nel miglior modo possibile. Perfetto poi il suo lancio che imbecca Bjelanovic quando questi colpisce la traversa con un bel colpo di testa. Insomma, sembra che il Genio abbia trovato le chiavi del centrocampo granata e se continua così ci sarà da divertirsi. BJELANOVIC La sua sfortuna non gli consente di essere ancora decisivo con un gol, la sua grinta, talvolta fuori misura, gli procura qualche cartellino di troppo già nei primi minuti. Sembra che voglia dimostrare di esserci per cancellare le ultime prestazioni incolore e fa il suo anche se non è il finalizzatore del gioco dei compagni con i quali ancora non ha un feeling perfetto. Ma per quello dovrebbe giocare con una certa continuità…STABILI: SERENI Il solito portiere-saracinesca. Gli arriva una sola minaccia di una certa difficoltà ma lui la disinnesca con un grande intervento. E la bravura di un portiere si vede anche in queste partite, in fondo anche Buffon non deve compiere molti interventi in ogni partita ma in quei pochi è attento ed insuperabile. E così Matteo che ora meriterebbe davvero un posto in Nazionale. Il suo rendimento è ottimo e costante.COMOTTO L’espulsione finale, eccessiva quanto ingiusta, non macchia la sua prova generosa e come al solito di grande intensità sulla fascia che percorre mille volte, talvolta per rintuzzare, talaltra per proporsi con un’autorità da vero capitano superando Tonetto e qualsiasi ostacolo gli si frapponga davanti per arrivare sul fondo a tentare di mettere in mezzo palloni interessanti per i compagni. Sui suoi standard abituali.DELLAFIORE Da qualche partita accusa un piccolo calo che se contro Genoa ed Inter poteva esser addebitato alla posizione per lui insolita in campo, ieri, nella sua posizione preferita, fa un po’ specie. E’ un po’ in affanno su Vucinic all’inizio ed alla fine della partita quando col suo intervento (non poteva far altro) rischia un penalty-beffa. Per il resto, ordinaria amministrazione e qualche eccesso di confidenza nei rinvii.LANNA Sembra aver trovato il binario giusto, finalmente inserito nei meccanismi del gioco della squadra. Approfitta di qualche magia di Di Michele e Barone per dialogare con loro ed andare al cross pericoloso. Ultimamente si gioca molto di più nella sua zona, segno anche di una maggiore fiducia da parte dei compagni nei suoi confronti. Non lesina impegno e chilometri per andare avanti ed indietro a fare la sua parte. Da qualche settimana sembra ritrovato, speriamo che la pausa forzata contro il Napoli non lo scarichi…DI MICHELE Sicuramente in risalita dal punto di vista fisico e tattico oltre che della continuità ma altrettanto certamente ancora troppo ostinato nella ricerca della giocata personale, spesso esagerata, e del gol a tutti i costi che, se continuerà così, tarderà ad arrivare. Certe cose gli sarebbero consentite solo con la squadra già in vantaggio rassicurante, non col risultato in bilico contro la Roma. Peccato, potrebbe essere davvero determinante, aspettiamo il salto di qualità decisivo per promuoverlo senza riserve.CHI SCENDE:ROSINA Anche lui cerca di strafare ed alla fine produce soltanto un tiro fiacco col suo piede preferito ed un incidente con Di Michele scambiato per un difensore avversario. Tuttavia non sono gli episodi a crocifiggerlo ma la prestazione, nel complesso troppo altalenante, in cui non gli riesce nemmeno uno spunto degno di nota, uno di quelli che hanno contribuito a renderlo famoso, tanto per intenderci. Colpa solo dei guai fisici e della posizione in campo?
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