- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Il più ottimista dei torinisti non sarebbe riuscito a sognare una sorpresa migliore nell’uovo di Pasqua granata: vittoria e risultati ideali dagli altri campi che hanno regalato alla banda di Camolese ben più dei tre punti...
Il più ottimista dei torinisti non sarebbe riuscito a sognare una sorpresa migliore nell’uovo di Pasqua granata: vittoria e risultati ideali dagli altri campi che hanno regalato alla banda di Camolese ben più dei tre punti che una semplice vittoria avrebbe portato in dote. Può sembrare persino fastidioso oggi andare a fare le pulci a ciò che manca, a ciò che non ha funzionato in una giornata su cui chiunque avrebbe messo la firma ad occhi chiusi. Persino la strameritata e spettacolare vittoria del Genoa sui cugini in serata e l’affermazione dell’Udinese a Reggio nel posticipo domenicale hanno rappresentato ulteriori motivi di soddisfazione per la gente del Toro. Che come al solito ha sofferto non poco per raggiungere l’obiettivo. Perché la squadra non ha ancora cancellato i difetti di fabbrica: la difesa (a tre come a quattro o a cinque) qualche disattenzione la palesa sempre e la paga anche sebbene in generale non corra molti rischi; e tutto sommato appare il reparto più affidabile. Il centrocampo appare più utile alla difesa che non all’attacco e lo stesso Abate paga con la scarsa brillantezza negli ultimi metri il continuo lavoro su e giù. L’attacco, come detto, resta sempre poco ispirato dal centrocampo ma anche da se stesso poiché nessuno dei protagonisti impiegati a rotazione sa inventarsi qualcosa per trovare il gol dal nulla. Nessuno a parte (ieri) Rolando Bianchi che per quanto ha tentato di fare per 80’ e per quanto fatto con un gran gesto per il gol del primo effimero vantaggio e con un assist al bacio nel finale per Ventola ha finalmente giustificato l’impegno di spesa cairota. Certo è che ancora si è fatto poco e bisogna ancora lavorare sodo per arrivare alla meta, questo lo sanno tutti nell’ambiente, da Cairo a Foschi e Pederzoli, da Camolese ai giocatori, fino ai tifosi finalmente felici come una Pasqua.
© RIPRODUZIONE RISERVATA