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Difficile parlare di singoli e di individualità dopo l’ennesima prova sconcertante dell’intera squadra nella partita da vincere a tutti i costi contro la Reggina. Certo, probabilmente se quel tiro di Dzemaili...
"Difficile parlare di singoli e di individualità dopo l’ennesima prova sconcertante dell’intera squadra nella partita da vincere a tutti i costi contro la Reggina. Certo, probabilmente se quel tiro di Dzemaili fosse finito in rete anziché sul palo si farebbero valutazioni diverse e la scialba prova infrasettimanale sarebbe rivalutata da tre punti fondamentali. Ma onestà intellettuale vuole che l’analisi della prestazione non sia ad esclusivo servizio di risultati ed episodi bensì del modo con il quale questi arrivano: e da siffatto punto di vista la valutazione risulterebbe pressoché identica e cioè palesemente negativa. Ciò che emerge dopo ventuno giornate di campionato è che, fatte salve rare eccezioni, non ci sono giocatori particolarmente brillanti o palesemente scarsi al punto tale da poter individuare con certezza le lacune della squadra (in questa rubrica l’altalena sembra la regola). Né tantomeno è una questione d’impegno. Il punto focale è nelle soluzioni di gioco, negli schemi che la squadra ha a disposizione: sempre miseramente gli stessi, sempre il lancio lungo a cercare le punte o le giocate individuali di Rosina o Abate sperando che inventino qualcosa… Ieri si è visto con maggiore insistenza il gioco sulle fasce, in particolare Ogbonna è stato molto positivo mentre dall’altra parte il neo acquisto Rivalta si è segnalato per un paio di cross eccellenti a dispetto di un abulico Abate. Ma è ancora troppo poco, manca qualità a centrocampo così come schemi sulle ripartenze e nei movimenti senza palla, la giusta reattività e cattiveria in determinate circostanze e tanto altro. Tutte cose che i calciatori più talentuosi possono trovare da soli durante una partita ma il più delle volte è chi ha la responsabilità della guida tecnica a dover insegnare loro. Ecco allora che questa rosa ha bisogno di nuove soluzioni che non siano solo dei nomi ma che portino con sé delle caratteristiche che ad oggi in questo gruppo mancano: solo in questo modo si potrà completare logicamente un’idea di squadra senza infarcirla di nuovi inutili doppioni. Viceversa, come ieri sera, si continuerà a brancolare nel buio e ciò sarebbe un vero peccato poiché questi ragazzi hanno delle risorse e dei valori e vanno incoraggiati e sostenuti, non affossati.
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