Il borsino granata

Alla fine del primo tempo all’orizzonte si addensava più di qualche nuvola sul cielo granata. Allo 0-1 di Gubbio stava seguendo lo stesso risultato in casa contro l’Empoli ed i fantasmi del...

"Alla fine del primo tempo all’orizzonte si addensava più di qualche nuvola sul cielo granata. Allo 0-1 di Gubbio stava seguendo lo stesso risultato in casa contro l’Empoli ed i fantasmi del passato iniziavano già ad aleggiare tra i tifosi più pessimisti dell’Olimpico. Così, all’uscita del tunnel che li riconduceva sul prato per il secondo tempo, i giocatori granata si sono trovati davanti ad un bivio: una strada li avrebbe portati a disputare una ripresa simile agli ultimi 135’ mentre l’altra lasciava scorgere loro la luce in fondo al piccolo tunnel. Bianchi e compagni hanno affrontato la situazione di petto ed hanno imboccato la seconda, quella giusta, che hanno percorso seguendo i segnali che il loro maestro Ventura aveva disseminato lungo il tragitto per aiutarli ad orientarsi. Su questi segnali i granata hanno letto parole quali “grande squadra”, “orgoglio”, “tenacia”, “consapevolezza dei propri mezzi”, “furore agonistico”, in una parola “anima”. Questo gruppo, al primo reale bivio stagionale, ha saputo seguire le istruzioni ed ha fatto capire di avere grandi mezzi sia tecnici che morali ribaltando il risultato e soprattutto il gioco del primo tempo laddove giocatori importanti quali Iori sembravano la controfigura di quelli apprezzati fino a qualche partita prima mentre il solo capitano (che ha conosciuto bene certi momenti delicati nelle passate stagioni) sembrava determinato a non rassegnarsi. Nel secondo tempo l’atteggiamento della squadra è cambiato, tutto ha ripreso a funzionare ed il pareggio immediato di Ebagua è stato fondamentale, poi tutti hanno contribuito alla causa nel migliore dei modi: da Iori e Basha che si sono ripresi il cuore del Toro, ai subentrati Antenucci, D’Ambrosio e Vives tutti motivati e decisivi, anche loro, per questa grande reazione da Toro unito in tutte le sue componenti.