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Proprio ora… Nel periodo stagionale migliore culminato nel nono risultato utile consecutivo, con una forma fisica e mentale al top ed un amalgama sempre migliore, ecco che arriva una sosta natalizia quanto mai inopportuna. Il trend delle...
Proprio ora… Nel periodo stagionale migliore culminato nel nono risultato utile consecutivo, con una forma fisica e mentale al top ed un amalgama sempre migliore, ecco che arriva una sosta natalizia quanto mai inopportuna. Il trend delle ultime giornate è stato un continuo crescendo di gioco, convinzione e condizione. E dunque anche di punti in classifica e di fiducia. Anzi, nelle ultime nove giornate nelle quali hanno collezionato 19 punti (frutto di cinque vittorie e quattro pareggi), i granata avrebbero potuto raccogliere persino di più, basti pensare alla vittoria gettata al vento a Piacenza o a quella nei minuti finali contro il Siena. La sensazione che il Torino sia finalmente diventato una squadra vera, con una propria identità e dei valori importanti è data dal fatto che stia riuscendo a cavarsela anche a dispetto delle assenze, alcune delle quali importanti, Bianchi su tutti. E dal fatto che finalmente è arrivato anche il famoso gol dalla panchina (finalmente, Pellicori!) oltre alla predisposizione al sacrificio da parte di tutti (De Vezze e Garofalo ne sono l’emblema). Certo, la perfezione non è di questo mondo (e tantomeno abita da queste parti) ed ancora restano da colmare alcune lacune come quella del gol subito da palla inattiva o l’atavica predisposizione a complicarsi la vita ed a soffrire anche nelle situazioni apparentemente più semplici (ma questo, si dice, si sa, è scritto nel dna granata). Ed allora per adesso non resta che gioire per un Natale finalmente sereno (ricordate tutti un anno fa di questi tempi, vero?) e sperare che questa sosta non faccia perdere lo smalto a questo gruppo ma anzi sia utile per correggere le imperfezioni e magari, come dice Lerda, per ricaricare le batterie.
CHI SALE:
STABILI:
CHI SCENDE:
(Foto Dreosti)
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